Mostra di street art: quaranta murales firmati da Yuri Catania appariranno nel borgo, con l'aiuto di alunni e volontari
Fervono i preparativi in vista della 40esima edizione di JazzAscona, che dal 20 al 29 giugno presenterà non meno di 300 concerti ed eventi speciali, con la partecipazione di una cinquantina di band provenienti da New Orleans, Svizzera ed Europa. Uno dei momenti caratterizzanti sarà il progetto “Jazz off the wall”, curato dall’artista di fama internazionale Yuri Catania, che vive e lavora a Rovio. Una mostra di street art dedicata al jazz di New Orleans, che si svilupperà nel corso dei prossimi mesi tra le vie del nucleo storico. La stessa ha preso il via oggi, 28 marzo, con l’inaugurazione della prima opera, realizzata sulla facciata della Biblioteca Popolare con l’aiuto degli scolari del borgo.
In totale verranno realizzati circa quaranta murales: opere effimere che, come ha spiegato Catania nel corso della conferenza stampa di presentazione, sono realizzate con materiali biodegradabili e non inquinanti. Alle pareti esterne degli edifici vengono applicate foto stampate su carta e ritagliate dagli alunni delle scuole asconesi o da volontari. Scatti che ritraggono musicisti legati alla storia di JazzAscona e fiori tropicali tipici della città sul Mississippi, per arrivare sulle rive del Lago Maggiore, con le camelie di Locarno. La mostra include pure alcune istantanee realizzate ad Ascona da Catania e da altri fotografi, che in passato hanno lavorato per il festival.
Ci vorranno comunque due mesi (maggio e giugno) perché tutte le quaranta opere siano completate e dal 20 giugno, giorno d'inizio del festival, sarà possibile vivere la completa esperienza della mostra in un percorso multisensoriale, che si declina tra arte, musica jazz e tecnologia: con la realtà aumentata, tramite l'app gratuita ArtiVive, ogni installazione rivelerà contenuti extra: video e suoni da vedere e ascoltare con il proprio smartphone.
I murales di Catania, come tutte le sue opere pubbliche, sono realizzati in modo partecipativo, coinvolgendo la popolazione e volontari di tutte le età. Chi è disposto a dare una mano nei mesi di maggio e giugno, con varie attività manuali come il ritaglio e l’incollaggio, può annunciarsi tramite il sito di JazzAscona.
Il 22 giugno, durante il Festival, si aprirà anche la mostra “Jazz off the wall” nelle sale del primo piano del Museo comunale di arte moderna in via Borgo, visibile fino al primo settembre. In esposizione Catania porta i ritratti realizzati a New Orleans, i quadri in fotocomposizione, le architetture e la flora locale, fino a un’opera di street art volutamente incompiuta per dare l’opportunità ai visitatori dello stesso Museo di concluderla insieme all’artista.
«Si è voluto segnare il 40esimo di JazzAscona con un progetto di grande impatto visivo, che sottolinei non solo i legami venutisi a creare, attraverso il festival jazz, con la città sorella di New Orleans, ma capace anche di dare sostanza alla vocazione di Ascona quale borgo che ha a cuore il lavoro degli artisti, la cultura e l’arte contemporanea» ha affermato il sindaco Luca Pissoglio.
«Un connubio sottolineato pure dalla partecipazione del Museo al progetto e tanto più importante se pensiamo alla sua dimensione inclusiva e collettiva, con il coinvolgimento delle scuole e della popolazione locale nella realizzazione della mostra – ha invece commentato Stefano Steiger, municipale e membro del comitato della manifestazione –. Inoltre il percorso invita a visitare l'intero nucleo, non limitandosi al lungolago».
Infine, il presidente di JazzAscona, Guido Casparis ha aggiunto: «“Jazz Off The Wall” è un’operazione che abbiamo voluto per dare risalto ai primi 40 anni di vita della manifestazione più iconica del borgo. Questa mostra ci è sembrata un modo interessante per valorizzare la bellezza del luogo, coinvolgere le persone in maniera divertente e anche ludica e per attirare l’attenzione del pubblico, creando interesse già alcuni mesi prima dell’evento. La stessa avrà un impatto turistico notevole e darà rilievo al festival, il cui cuore pulsante rimane ovviamente la musica».