Per la quarantesima edizione del festival, dal 20 al 29 giugno, presentato il programma di 300 concerti gratuiti
Alle spalle dei relatori, il traboccante manifesto dell’edizione 2024. Di lato, con grafica più essenziale, quello della “Festa New Orleans Music” del 1985: la prima edizione asconese di quello che da tempo conosciamo come Jazz Ascona e che quest’anno ha raggiunto il non scontato traguardo delle quaranta edizioni. Non scontato perché, dal punto di vista musical-discografico e non solo, ne sono successe, di cose, dal 1985 – basta citare la pandemia che ha messo in difficoltà non poche manifestazioni simili.
La presenza del manifesto del 1985 è comunque l’unica concessione alla nostalgia di un’edizione che, se guarda al passato, lo fa per cercare energie e ispirazione per il futuro. Partendo dall’idea che il presidente Guido Casparis ha riassunto con un “portare la musica nelle strade”. JazzAscona vuole essere, come appunto si legge in quel per altri versi antiquato manifesto dell’85: una festa della musica segnata dal forte legame con New Orleans, città dove – come hanno potuto osservare di persona gli organizzatori in una visita nell’ambito del gemellaggio tra le due città – non c’è bisogno di sale e palchi.
È un po’ questo il senso dell’iniziativa voluta per celebrare il quarantesimo, un imponente progetto di street art dedicato al jazz di New Orleans, con opere fotografiche di grandi dimensioni realizzate su edifici pubblici e privati da Yuri Catania (artista al quale il Museo comunale d’Arte Moderna dedicherà una retrospettiva).
Tornando al festival vero e proprio: la formula rimane quella delle ultime edizioni, con circa trecento concerti gratuiti disseminati su tutto il territorio, dalle postazioni ufficiali in riva al lago a una decina di esercizi pubblici alle stradine e piazze del centro.
Come ha spiegato Nolan Quinn, che insieme a Matt Zschokke ha curato la parte musicale, a caratterizzare questa edizione di JazzAscona saranno le ‘big band’, le formazioni extra large con il loro repertorio delle grandi orchestre jazz. Iniziando dalla New Orleans Jazz Orchestra, formazione che proporrà ben quattro concerti (il 26, 27, 28 e 29 giugno) e che riceverà l’Ascona Jazz Award 2024 “per il grande contributo dato allo sviluppo del festival e alla realizzazione del gemellaggio ufficiale fra New Orleans e Ascona”.
Abbiamo poi la nostrana Swiss Armed Forces Big Band, conosciuta formazione dell’esercito svizzero con due concerti in programma (il 22 e 29 giugno) e un ospite speciale: il trombettista americano Wayne Bergeron. Altra presenza svizzera – ma il festival ha una ricca presenza di artiste e artisti locali –, la Swiss Jazz Orchestra che riceverà lo Swiss Jazz Award 2024. Tra le grandi formazioni in cartellone, anche la Jugend Jazz Orchester, un progetto educativo che ha per protagonisti giovani promesse del jazz dai 16 ai 25 anni – e che sarà una dei protagonisti del programma Groovin’ Up, dedicato ai giovanissimi e che accoglierà anche la Tulane BAM e la Loyola University Ensemble, con studenti delle rispettive università, e la NOJO Youth Orchestra, fucina di talenti formati dai musicisti della New Orleans Jazz Orchestra.
JazzAscona ospiterà inoltre, per la prima volta, la Sunshine Avenue Band, formazione guidata dalla carismatica Eliza Sonnenschein, cantante soul con un background jazz e gospel. È un gradito ritorno, invece, quello di Vanessa Collier che col suo gruppo blues riceverà il My Choice Audience Award 2023 quale band preferita dal pubblico la scorsa edizione. Da segnalare anche la cantante Nnavy, una delle più promettenti nuove artiste della scena soul/r&b elvetica.
Altro capitolo interessante, i tributi che vanno da James Brown – con la SoulVision Allstars, band svizzera che riunisce otto musicisti di punta nell’ambito del soul e del funk, a dimostrazione anche di una certa varietà di stili musicali – a un omaggio a Edith Piaf (di Danilo Boggini e Beatrice Zanolini) al concerto in ricordo di Mahalia Jackson con Eileina Dennis, interprete di New Orleans che col gospel è nata e cresciuta e l’acclamato hammondista italiano Alberto Marsico, senza dimenticare un tributo al compositore e pianista americano Horace Silver proposto dalla poliedrica e giovane cantante Nina Reiter.
E nel capitolo “tributi” possiamo inserire anche una piccola chicca della quarantesima edizione di JazzAscona: nella Blue Llama Terrace sarà esposta la tromba Moon & Stars, commissionata e poi suonata da Miles Davis negli anni Ottanta. Questo pezzo di storia del jazz non sarà semplicemente un cimelio da guardare: la sera del 26 giugno per alcuni fortunati ci sarà la possibilità di suonarla accompagnati dalla New Orleans Jazz Orchestra, davanti al pubblico del festival; per partecipare al Kind Of Blue Trumpet Competition basta pubblicare entro il 15 giugno una storia su facebook o instagram con il tag @jazzascona in cui interpretate un brano di Miles Davis.