Dopo le segnalazioni di due biologi, una domanda di costruzione a posteriori porterà a un ripristino naturalistico in riva al lago
Presa da sola è una piantina verde, alta pochi centimetri e poco appariscente; risulta tuttavia ben visibile nel caso di popolazioni numerose. È la “littorella uniflora” e cresce vicino ai laghi. In Svizzera (ma più in generale un po’ in tutto il mondo) è una specie rara, del tutto scomparsa in alcune regioni, e per questo protetta.
Ad Ascona ha trovato casa al Lido patriziale, dove sono in corso dei lavori di miglioria, per ridare lustro all’edificio disegnato dall’architetto locarnese Livio Vacchini. Durante il cantiere, nei pressi dei campi di beach volley, sulla riva demaniale (di proprietà del Cantone) una scavatrice ha iniziato a intaccare quello che era un vero e proprio tappeto di littorella. La constatazione – alla fine dello scorso mese di ottobre – è stata fatta da due biologi, l’asconese Valerio Sala e lo zurighese Peter Voser. Entrambi si sono messi subito all’opera e hanno scritto a diversi uffici comunali, cantonali e federali chiedendo di bloccare i lavori e di eseguire un sopralluogo per salvare la pianta acquatica, protetta a livello federale e seriamente minacciata nel nostro Paese. Ma anche – e in questo caso la lettera è stata inviata all’Ufficio cantonale del demanio – di vigilare sulla posa di una nuova rete di recinzione nel lago tra il Lido e il Bagno pubblico (quest’ultimo di proprietà del Comune).
Le risposte non si sono fate attendere. L’Ufficio federale dell’ambiente, ad esempio, il 2 novembre, ha scritto: “Abbiamo chiesto informazioni all’Ufficio cantonale, che è riuscito a reagire in modo da limitare i danni. Seguirà una procedura”.
E la procedura, in effetti, c’è stata, come ben spiegato dall’Ufficio cantonale della natura e del paesaggio in una mail dello scorso 15 marzo: “Il nostro Ufficio ha intimato la sospensione dei lavori e richiesto l’esecuzione di misure di sostituzione confacenti ai sensi dell’articolo 18, capoverso 1 ter, della Legge federale sulla protezione della natura, da realizzare in loco. Recentemente è stata pubblicata dal Patriziato una domanda di costruzioni per la realizzazione di tali misure”. Ecco cosa dice il citato articolo di legge: “Se, tenuto conto di tutti gli interessi, non è possibile evitare che gli interventi tecnici pregiudichino biotopi degni di protezione, chi opera l’intervento prende misure speciali onde assicurarne la migliore protezione possibile, il ripristino o una sostituzione confacente”.
E le misure speciali, in questo caso, sono state decise e saranno adottate, secondo un progetto di ripristino naturalistico a lago, in pubblicazione fino al prossimo 30 marzo. La richiesta parte dai proprietari dei sedimi, che sono il locale Patriziato e il Cantone (tramite l’Ufficio del demanio). La domanda di costruzione ripercorre la vicenda, dalla sospensione dei lavori – la rimozione della vegetazione protetta, lo spostamento di materiale inerte e la posa di paletti di recinzione – intimata dal Municipio di Ascona il 28 ottobre e il 18 novembre scorsi. Nei mesi di dicembre 2022 e gennaio 2023 sono stati effettuati alcuni sopralluoghi con le autorità competenti per identificare le modalità idonee per le opere di ripristino. Ricordiamo che il Patriziato di Ascona beneficia di un’autorizzazione di uso del demanio, valida fino al 2031.
Per quanto riguarda il capitolo “Stato attuale”, i progettisti (la Dionea Sa Locarno) indicano che il livello del lago fa registrare medie al di sotto della norma dal 2020: una situazione che ha favorito ampie fioriture di littorella (normalmente sommersa) e la crescita di specie arbustive o arboree tipiche delle nostre rive, come pioppi e salici.
Il progetto di ripristino prevede un intervento di ampliamento e valorizzazione del canneto esistente, tramite la rimozione dei blocchi di cemento, la ricollocazione ordinata dei blocchi a protezione del moto ondoso e la posa di nuovi rulli di canneto. Saranno inoltre definite due aree per permettere lo sviluppo del pioppo e del salice.
A favore della littorella saranno estirpate le piantine che spuntano in mezzo alla specie protetta (di nuovo pioppo e salice), e verrà sistemato in modo confacente il deposito di ciottoli, formato tempo addietro per favorire la presenza di sabbie (area utilizzata per il beach volley). Saranno poi rimossi i paletti di recinzione, posizionati per suddividere le aree a lago tra Lido e Bagno pubblico. Non manca, infine, un concetto di gestione e manutenzione regolare per la salvaguardia nel tempo dei biotopi degni di tutela. Costo dell’operazione: 19mila 300 franchi. Nelle intenzioni i lavori andranno eseguiti prima che salga il livello del lago (di solito, verso il mese di aprile).
Resta invece aperta la questione della passeggiata pubblica al Lido durante la stagione invernale: verrà affrontata dal Patriziato con un progetto specifico.