Una compagine in Municipio ampiamente rinnovata e probabilmente più profilata a sinistra e sui temi ecologici
A Locarno il Ppd conferma Giuseppe Cotti ma cede un seggio ai Verdi (con l'Indipendente Pier Zanchi); Nicola Pini fra i liberali si piazza direttamente dietro al sindaco Alain Scherrer, e davanti a Davide Giovannacci; entra una donna – Nancy Lunghi – per la Sinistra Unita; e perde, ma conferma il suo seggio, la Lega dei Ticinesi, con il suo esponente di punta Bruno Buzzini. Una compagine quindi ampiamente rinnovata e probabilmente più profilata a sinistra e sui temi ecologici.
Appare quasi stordito dall'ottimo risultato personale il sindaco Alain Scherrer, che si conferma il “cavallo” forte del Plr con 3'998 voti personali (850 in più di Nicola Pini, il secondo classificato in casa Plr e in assoluto). «Sono molto soddisfatto del risultato personale perché sento grande affetto e fiducia. Questo nuovo Municipio ha una bella composizione. Spiace per Simone Merlini (subentrante Plr a Niccolò Salvioni, ndr.), che si era inserito molto bene in questi 6 mesi di lavoro. Al suo posto abbiamo comunque un “signor municipale” come Nicola Pini, che ha grandissime doti e notevoli capacità. Non mancherà di portare le sue visioni, non soltanto per questa legislatura, ma a medio-lungo termine. Sono felice di lavorare con lui, così come di trovare Nancy Lunghi della Sinistra Unita. È una donna capace che ho saputo apprezzare per la sua capacità di analisi, la sua pacatezza e lo spirito dimostrato in campagna. Bene anche per l'entrata dei Verdi con Pier Zanchi; Verdi che a Locarno sono molto importanti per quanto sanno portare alla Città. L'esecutivo ha già una sensibilità verde ed ecologica, come dimostrano il fatto che siamo Città dell'energia e i vari progetti sensibili all'ambiente». Sul Ppd che perde un seggio: «Mi mancherà molto Paolo Caroni, ma resta Giuseppe Cotti, un collega con cui mi piace molto lavorare e confrontarmi. Il discorso che voglio fare va oltre ai partiti e si concentra sulle persone e su quello che possono portare alla Città. Come il mio collega di partito Davide Giovannacci, che è un gran lavoratore e, se resterà alle Finanze, avrà un lavoro nel post-Covid, con le emergenze finanziarie e sociali di cui sappiamo. Dobbiamo essere capaci di accogliere i cittadini con tutte le forme di aiuto. Sono convinto che questo nuovo Municipio abbia la sensibilità giusta per farlo al meglio».
Nancy Lunghi: 'Felice del seggio mantenuto e che sia stata scelta una donna. Bene presenza di Zanchi'
Nancy Lunghi, nuova municipale socialista al posto del non ricandidato Ronnie Moretti: «Cercavo di essere molto tranquilla perchè l'esito era davvero incerto, viste le diverse novità e gli schieramenti interni al Plr e al Ppd, che lottavano tutti con forza per i loro seggi. Sono felice di aver mantenuto il seggio socialista e lo sono a maggior ragione per il fatto che a essere scelta sia stata una donna. Il che va naturalmente oltre alla mia persona. Bene anche per la presenza di Pier Zanchi, che non era nostro alleato visto che non era stato trovato un accordo con i Verdi (anche se Zanchi è Indipendente, ndr.). Sono convinta comunque che potremo lavorare bene assieme su diversi temi». In tema di priorità, «sono sempre quelle del programma, ovverosia lottare per la parità di genere. Poi ci sono naturalmente ambiente e socialità. L'aggregazione per me è un tema veramente da riprendere e sosterrò in questo il sindaco. Per quanto riguarda i Dicasteri, non ho una preferenza specifica ma credo vadano riarrangiati, perchè messi così come sono adesso hanno poco senso. Personalmente sono molto aperta e curiosa e mi impegnerò in qualsiasi cosa arrivi».
Per Pier Zanchi, nuovo municipale Indipendente entrato grazie alla lista formata con i Verdi, «sarà un triennio corto ma molto impegnativo. Personalmente dovrò fare un apprendistato di almeno un anno e saremo immediatamente a ridosso delle cantonali e delle federali, e poi di nuovo delle comunali. Non sarà una passeggiata. Ho lasciato i Verdi due anni fa per fare un percorso tutto mio, ma rimango ecologista perchè la mia provenienza è quella. L'ambiente dev'essere guardato a 360° e non può essere affare di un solo partito. L'aria la respiriamo tutti. Alla luce della situazione pandemica, dei problemi che avremo a livello finanziario e di quel che accade nelle altre città, la domanda da farsi è se abbia ancora un senso investire 40 milioni in parcheggi sotterranei, piuttosto che investire nella riduzione delle imposte per chi, a Locarno, decide di rinunciare all'auto».
Nicola Pini ha condotto una campagna "muscolosa" che l'ha catapultato alle spalle del solo sindaco, facendo meglio del collega uscente Davide Giovannacci. «Sono molto contento in primis che sia finita questa campagna lunghissima, e poi naturalmente per l'esito, che è andato oltre le mie aspettative. C'è anche un po' di vertigine, ma di certo anche la ferma intenzione di ripagare con un impegno totale la fiducia in me emersa dalle urne, e non solo grazie agli elettori liberali radicali». Sul Ppd uscito ridimensionato negli equilibri di Palazzo Marcacci: «Era nell'aria, c'era parecchio malcontento e a un certo punto si pensava che alcuni potessero confluire verso il Plr per darci magari un quarto seggio. Probabilmente il riversamento è andato anche un po' sui Verdi. Il Municipio che si è formato è variegato e composito. Questa diversità rispetto a prima potrà, credo, portare ricchezza». Per quanto riguarda le correnti interne al Plr, che non poco hanno determinato la campagna, Pini rileva che «ho avuto anch'io quella percezione; non posso nascondere un certo vento contrario da parte di taluni esponenti del mio partito. Spero che questo giudizio popolare possa portare maggiore serenità e più chiarezza all'interno del nostro partito, e che da domani si possa davvero lavorare insieme. La disponibilità da parte mia c'è in assoluto. Chiederò forse un po' più di rispetto».
Combattuto fra la soddisfazione per la conferma personale e la perdita di un seggio, il municipale Giuseppe Cotti nota che «la contentezza per il risultato personale è mitigata dalla delusione per il ridimensionamento del partito, e questo nonostante abbiamo consolidato la forza politica in città, dove continuiamo ad essere il secondo movimento e non abbiamo visto una particolare erosione rispetto a 5 anni fa. Ma evidentemente l'avanzata "verde" è molto importante e ci ha svantaggiati nella ripartizione dei seggi». I nuovi colleghi «sono tutte persone competenti che porteranno qualcosa di nuovo alla compagine municipale, il che non fa mai male. Andremo avanti nell'interesse di Locarno».
Davide Giovannacci ha dovuto "inchinarsi" a Nicola Pini, che da aspirante non uscente è entrato in Municipio con il secondo miglior risultato in assoluto: «Sono comunque soddisfatto perchè la lotta interna era forte e fra gente preparata. Nicola si è mosso bene, con una bella campagna. Alla luce di questo, avvicinarmi a lui è stato importante. Nel merito del risultato complessivo, si sapeva che il secondo seggio Ppd era a rischio e si sapeva anche che i Verdi erano ben lanciati anche grazie a situazioni come quella al Monte Brè. Con la nuova composizione c'è stato un notevole cambiamento rispetto al passato; sono sicuro che si riuscirà a lavorare bene assieme».
«A livello personale sono molto soddisfatto per il sostegno e ringrazio pertanto elettrici ed elettori – dice Bruno Buzzini, rieletto in Municipio per Lega-Udc/Svp. Un po' meno mi soddisfa il risultato di lista, ma vista l'onda verde a Locarno (+12%) era inevitabile che ci fosse un'erosione che interessasse un po' tutti gli altri. Conosco molto bene il nuovo municipale Pier Zanchi, con cui collaboro già molto bene. Sono contento per la sua elezione e sono certo che faremo molto bene insieme, per la Città. Anche con Nicola Pini collaboriamo già in Gran Consiglio, visto che assieme abbiamo portato avanti alcuni progetti. Quanto a Nancy Lunghi, credo che si inserirà bene in questo contesto fortemente cambiato rispetto al passato». Infine, un pensiero per Simone Merlini, escluso fra i liberali: «Difficile valutare il perchè; lo si dovrà fare alla luce delle cifre. È chiaro che Nicola Pini ha un "peso" importante. Le urne lo hanno dimostrato in pieno».