Si è insediato al Fevi il Municipio cittadino con Scherrer, Buzzini, Cotti, Giovannacci, Lunghi, Pini e Zanchi. Forse già stasera la distribuzione dei Dicasteri
Davide Giovannacci e Pierluigi Zanchi senza cravatta, Nancy Lunghi che punta sul rosso come nel giorno della celebrazione dei risultati; parenti, simpatizzanti, colleghi ed ex colleghi in numero chiuso e una distribuzione dei posti a sedere stabilita da protocollo. Poi la foto di rito in formazione a stormo, dall'alto, nel rispetto delle cosiddette “distanze sociali”.
Sono i temi della cerimonia d'insediamento del Municipio di Locarno svoltasi eccezionalmente al Fevi nel primo pomeriggio di oggi. La cerimonia è stata condotta dal Giudice di Pace del Circolo di Locarno, Tazio Ratti, che ha richiamato gli eletti ad un impegno a favore della cittadinanza e nel rispetto della Costituzione delle leggi. Dopo le dichiarazioni di rito da parte del sindaco Alain Scherrer (Plr), degli altri municipali confermati Bruno Buzzini (Lega-Udc-indipendenti), Giuseppe Cotti (Per Locarno) e Davide Giovannacci (Plr), e dei nuovi entrati Nancy Lunghi (Sinistra Unita), Nicola Pini (Plr) e Pierluigi Zanchi (Verdi e Indipendenti), Scherrer ha aperto il suo breve discorso ricordando gli ex colleghi Paolo Caroni, Ronnie Moretti e Simone Merlini, ringraziandoli per aver lavorato «con impegno e dedizione».
Il sindaco – per ora ancora “solo” di quindicina – ha poi dato il benvenuto ai nuovi entrati e detto di avvertire «la responsabilità di rappresentare l'unità della Città, ma anche quella delle attese e delle aspirazioni dei nostri cittadini». Riguardo alla crisi pandemica, Scherrer ha parlato di «ferite inferte al tessuto sociale del Paese, che hanno messo a dura prova la tenuta del suo sistema produttivo, aumentato le ingiustizie, generato nuove povertà, prodotto emarginazione e solitudine». I punti dell'agenda politica del Municipio riguardano proprio le risposte da dare alle situazioni di debolezza e angoscia, ha aggiunto, per dimostrare la vicinanze delle istituzioni alla cittadinanza, «mobilitando tutte le risorse e camminando insieme».
Un cammino idealmente messo in atto fin da subito, visto che la compagine si è diretta a Palazzo Marcacci per la sua prima seduta. Ancora in serata dovrebbero essere comunicata l'attribuzione dei Dicasteri.