L'interrogazione di Marko Antunovic su azione e reazione pubblica nello sviluppo delle energie rinnovabili
”Quale transizione dai combustibili fossili a Locarno? Quando Locarno sarà climaneutrale?”. Sono le domande che danno il titolo ad un'interrogazione del candidato dei Verdi Marko Antunovic. La premessa è che Locarno è Città dell'energia e dispone di un Piano energetico comunale (Peco) “che ha come obiettivo di migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO². Non è però chiaro dal Peco a partire da quando il comune sarà effettivamente neutrale da un punto di vista climatico (emissioni nette uguali a zero). L'obiettivo a lungo termine indicato per il 2100 (!) è di una tonnellata di CO² pro capite all'anno. Immaginiamo che questo possa essere considerato come la climaneutralità del comune. Il 2100 rimane però un obiettivo nettamente troppo distante nel tempo e rapportato agli obiettivi globali porterebbe alla catastrofe climatica. L'obiettivo della Confederazione per la climaneutralità è infatti il 2050, ma per rispettare l'accordo sul clima di Parigi e tenere debitamente conto le emissioni storiche della Svizzera sarebbe auspicabile il raggiungimento della climaneutralità già nel 2040”.
Insomma, “le numerose ed interessanti proposte di misure presenti nel Peco necessitano una chiara pianificazione su almeno un decennio, in modo da arrivare in tempi ragionevoli alla decarbonizzazione della città e anche per prevedere per tempo gli investimenti necessari”.
Da qui una serie di domande: dai tempi necessari alla climaneutralità alla scelta dei combustibili (fossili o meno) per le strutture pubbliche; dall'utilizzo dell’acqua del lago come fonte di riscaldamento o raffreddamento, al teleriscaldamento di cui si parla per Solduno; dalle superfici potenzialmente disponibili per produrre energia fotovoltaica, alla mobilità elettrica.