Locarnese

Maggia, due sentieri pedestri senza esclusioni

L'iniziativa, portata avanti in collaborazione con i Patriziati, intende permettere anche a chi ha problemi motori una fruizione del territorio

10 dicembre 2020
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Sentieri senza barriere, anche la Vallemaggia vuole fare la sua parte e rendere accessibile il suo ampio patrimonio naturalistico, storico, antropico e sociale a tutti i potenziali interessati. Rendere possibile la fruizione dei tanti benefici che questa offerta comporta, superando l'ostacolo della disabilità (ma non solo, perché l'utente può essere anche una mamma con la carrozzina o un anziano) è un obiettivo che diversi enti vallerani si sono prefissi di raggiungere. Il progetto è contemplato in una richiesta di credito che il Municipio di Maggia sottopone al legislativo. Si tratta di un importo di 430mila franchi necessari alla realizzazione di due sentieri circolari, percorribili da tutti, tra Maggia e Aurigeno Ronchini e tra Maggia e Lodano. L'idea, di per sé, non è nuova. In Ticino di sentieri senza barriere ne esistono però solamente tre, inaugurati nel maggio 2018 ad Acquarossa, in Valle di Blenio. Opere che hanno raccolto un ampio consenso e riscontri positivi dal territorio che li ospita.

L'aiuto della piattaforma Svizzera Mobile

L'offerta di escursionismo solidale valmaggese viene portata vanti dal Comune, come ente capofila, ma gode del sostegno dei locali patriziati (Aurigeno, Moghegno, Maggia e Lodano) che ne sono i co- promotori. Per stimolare la crescita di un movimento escursionistico “condiviso”, il Comune si appoggerà anche sulla piattaforma Svizzera Mobile, che ne certifica le caratteristiche e ne cura la promozione dell'immagine.
I due sentieri senza barriere, pensati in sinergia con altri progetti di respiro regionale (come quelli del Masterplan) hanno caratteristiche ben diverse tra loro. Quello di Maggia-Ronchini, di 5,7 km, è soprattutto rurale, legato al paesaggio degli incantevoli nuclei inventariati ISOS di Moghegno e Aurigeno, con un orientamento più culturale e didattico; il percorso più a nord, in direzione di Lodano, ha invece una connotazione più naturalistica e orientato alla scoperta dell'ambiente naturale. Per far diventare questo patrimonio esperienziale di tutti (quindi anche alle persone fisicamente più deboli o con problematiche) i due tracciati andranno, laddove possibile, a innestarsi su alcuni progetti di paesaggio locale già realizzati o in fase di costruzione, come quello del Paesaggio di Lodano, al Progetto Moghegno 360°, o alla valorizzazione del comparto del Torn.

Sfruttare, arricchendola, l'offerta esistente

Verranno inoltre sfruttati percorsi ciclopedonali già esistenti, senza dover creare giocoforza nuovi sentieri. Si tratterà semplicemente di eliminare quei punti critici che costituiscono delle barriere architettoniche insuperabili per garantire la comoda passeggiata anche a coloro che hanno disabilità. Naturalmente entrambe i circuiti, accuratamente individuati e pianificati, si snodano a partire da aree servite da posteggi, saranno serviti da fermate dei mezzi di trasporto pubblico (bus, bike sharing o altro), potranno contare su punti di ristoro nelle vicinanze (saranno piazzati i necessari arredi e punti di svago anche per i bambini) disporranno di più punti di entrata/uscita e panoramici, in modo da permettere una fruizione agile e personalizzata. Pannelli info-didattici recanti le informazioni del caso e la scheda del sentiero scelto completeranno l'offerta. Sì, perchè non si tratterà “solo di camminare” bensì anche di conoscerne i segreti e apprezzarne le offerte, da diverse angolature e prospettive.

Una convenzione regolerà la gestione dei percorsi

Per ciò che attiene i finanziamenti dei due sentieri senza barriere (SenBar), oltre alla partecipazione finanziaria degli enti coinvolti si farà capo alla ricerca di sponsor pubblici e privati, nonché sull'aiuto di fondazioni legate agli ambiti sociali e del paesaggio. Come detto, l'importo complessivo si aggira sui 430mila franchi. La gestione dei due percorsi sarà garantita da una convenzione che regolerà i rapporti tra i partner coinvolti.
Con questa iniziativa il Municipio di Maggia è convinto di riuscire a ulteriormente valorizzare il proprio territorio anche nella sua offerta di svago. Rappresenta l’inizio, un punto di partenza, un'occasione per ricordare a tutti che non esistono esperienze riservate a pochi e che le barriere possono essere superate con un semplice, ma significativo, cambiamento di mentalità.