Locarnese

Masterplan Centovalli, 'occorre concretezza'

Lo strumento di rilancio socioeconomico poggia su 4 assi di sviluppo con una cinquantina di progetti. Intanto entro l'estate il legislativo dovrà dire la sua

((foto Kellenberger))
23 febbraio 2019
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Ampliare le conoscenze attorno al tema dei masterplan e illustrare, alla cittadinanza, la strategia cantonale a sostegno delle zone periferiche. Questo l’obiettivo che si è prefisso di raggiungere il Municipio delle Centovalli attraverso una serata pubblica organizzata giovedì a Camedo. Numerosi i relatori intervenuti per l’occasione. Oltre alle autorità comunali, in sala erano presenti Stefano Rizzi, direttore della Divisione dell’economia del DFE, Ivo Gerosa, in rappresentanza dell’Ente regionale di sviluppo Bellinzona e Valli, Dante Caprara, coordinatore del Masterplan Valle di Blenio, Nicola Pini, responsabile del Masterplan Onsernone 020 e, non da ultimi, Gianluca Giuliani e Antonio Girardi, i consulenti per il Masterplan Centovalli. Con loro, tra il folto pubblico, anche diversi funzionari dell’Ufficio per lo sviluppo economico del Cantone. Come ricordato dal sindaco, Ottavio Guerra, «i comuni come il nostro non beneficiano delle stesse opportunità e non hanno la stessa forza dei centri urbani; bisogna quindi cogliere attentamente le occasioni che ci vengono offerte per far crescere il benessere nella nostra valle. In special modo se queste non creano alcun vincolo». Evidenziando la progettualità e l’iniziativa imprenditoriale della quale danno prova i privati, Guerra ha sottolineato il ruolo dell’ente pubblico: «sia Comune, sia Cantone possono avere un ruolo sussidiario e di mantenimento e miglioramento delle condizioni quadro nelle quali si è chiamati ad operare. In questo ambito, rientra anche l’esigenza di avere una persona sul territorio che accompagni e segua questi progetti, i quali devono rientrare coerentemente nella strategia di sviluppo delle Centovalli». Riallacciandosi a quanto portato avanti, con successo, in altre zone periferiche (Onsernone e Valle di Blenio, in particolare), Guerra ha esortato i presenti «a imparare dagli altri senza essere assolutamente invidiosi. Bisogna avere il coraggio di osare e dire noi possiamo fare altrettanto bene se non meglio. Da incontri come questi, possono nascere collaborazioni e scambi, che creano sinergie e ricchezza». Stefano Rizzi, nel suo intervento, ha invece posto l’accento sull’importanza della concretezza. Il Cantone c’è, è pronto a sostenere, anche finanziariamente, le singole iniziative, ma tocca ai promotori stessi muovere i primi passi, ha lasciato intendere. Dante Caprara e Nicola Pini hanno poi portato esempi concreti di quanto realizzato in realtà analoghe, con progetti che hanno permesso di creare possibilità di occupazione e generare ricadute positive per le deboli economie periferiche. In coda all’incontro, Ottavio Guerra ha ricordato quelli che saranno i prossimi passi del Masterplan Centovalli: in giugno verosimilmente il legislativo sarà chiamato a votare il credito di finanziamento/gestione di questo strumento contenente le linee guida di sviluppo socioeconomico del territorio. Sarà poi lo stesso Cc a decidere in che mani metterlo. L’Esecutivo propende per l’ente autonomo comunale, dotato di un’impostazione dinamica e snella, al quale spetterebbe il compito di supervisionare e verificare, dal punto di vista economico, la sostenibilità dei progetti. Rimane invece al legislativo la funzione di organo decisionale e di controllo.

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