Moesano

Chiesto l'aiuto dell'esercito per sistemare i terreni agricoli

L'intervento dei militi riguarderebbe il ripristino e lo sgombero dei fondi fortemente colpiti

(Ti-Press)
30 agosto 2024
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Nel suo nuovo bollettino informativo sulla situazione in Mesolcina dopo l'alluvione di fine giugno, lo Stato Maggiore Regione Moesa informa di aver inoltrato una richiesta formale di impiego dell’esercito per il ripristino e lo sgombero dei terreni agricoli fortemente colpiti. In virtù della richiesta emanata, si legge nel comunicato, è stata precedentemente contattata la Società grigionese degli impresari costruttori, che ha dato il nullaosta alla richiesta.

Capitolo donazioni: martedì 27 agosto si è tenuto un incontro conoscitivo della Commissione delle donazioni con i sei sindaci dei comuni maggiormente colpiti. È stata l'occasione per visitare diverse aree colpite e discutere alcuni aspetti importanti come, ad esempio, la gestione dei fondi, i processi per la richiesta di sostegno, i compiti dei comuni e della commissione e alcuni aspetti organizzativi e legali. Attualmente i conti aperti dalla Regione Moesa e dal Comune di Lostallo per le donazioni hanno raggiunto un totale di 2 milioni e 247mila franchi.

Sarà valutata l'ipotesi dell'assicurazione cantonale per le opere pubbliche

Nel frattempo, rispondendo alla domanda del granconsigliere Samuele Censi, il governo retico mostra apertura per quanto riguarda l'ipotesi che in futuro le opere pubbliche (acquedotti, impianti di depurazione, sottostrutture acqua/fognatura, strade e sentieri di montagna) possano essere assicurate tramite un'assicurazione cantonale. Censi sottolineava che oggi alcune strutture pubbliche non sono assicurate e in caso di eventi naturali estremi, purtroppo sempre più frequenti, i danni e i relativi costi rimangono a carico dell'ente pubblico. Da parte sua il Consiglio di Stato indica che, in virtù di un previsto aumento delle calamità naturali, è opportuno avviare un'analisi “per verificare l'attualità delle regolamentazioni e la necessità di agire per trovare soluzioni più ampie”. L'analisi della situazione, si legge ancora nella risposta del governo, “permetterà di valutare se una soluzione solidale obbligatoria sia opportuna e, in caso affermativo, come potrebbe essere strutturata (attraverso il Cantone, le assicurazioni private o simili)”.