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Terreni agricoli in Mesolcina, da Coira meno aiuti del previsto

Per contadini e proprietari dei fondi devastati il 21 giugno si complica la possibilità di una totale copertura dei costi di smaltimento e ripristino

(Ti-Press)
12 settembre 2024
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Continua a esserci incertezza attorno ai sussidi per la sistemazione dei terreni agricoli nel Moesano, la grande preoccupazione del settore primario dopo il nubifragio del 21 giugno. Ai contadini e ai proprietari dei fondi più devastati preme sapere in che misura saranno coperti i costi per ripristinare i circa 17 ettari di superficie oggi completamente inutilizzabili e ancora ricoperti da fango, massi e legname. Si teme per eventuali spese che potrebbero indurre qualcuno a rinunciare a mettere a posto i terreni, complicando così l’attività degli addetti ai lavori (fienagione e coltivazione). Inizialmente – sia durante l’incontro a Grono con gli agricoltori dell’8 luglio sia durante la serata informativa per la popolazione del 22 luglio – le autorità cantonali avevano rassicurato i presenti, indicando che la copertura dell’80% dei danni ai terreni sarebbe dovuta essere garantita dal Fondo assicurativo cantonale per le calamità naturali, con la possibilità di ricevere poi contributi extra provenienti da fondazioni, associazioni, appositi fondi contro le calamità naturali per coprire il rimanente della spesa.

Non più garantito l’indennizzo dell’80%

Da noi contattato Moreno Monticelli del gruppo di coordinamento dello Stato maggiore Regione Moesa riconosce che, nonostante i grandi sforzi nella ricerca di soluzioni, al momento rimangono ancora grosse incognite sui contributi finanziari per poter coprire il più possibile i costi di ripristino. Pare addirittura che anche la copertura cantonale dell’80%, data quasi per certa due mesi fa, non sia più garantita. Anche se bisognerà capire in che misura l’agricoltura sarà sostenuta dalle donazioni frutto delle varie raccolte fondi avviate, lo scenario che i proprietari dei terreni debbano pagare di tasca loro – ciò che gli agricoltori, anche per tramite della Società agricola, aveva subito messo in chiaro di voler evitare – sembra dunque più concreto rispetto a due mesi fa.

In arrivo le truppe del genio

Per gli agricoltori c’è però una nota positiva ed è rappresentata dall’imminente arrivo di un distaccamento di soldati delle truppe del genio, che in parte porterà comunque a un risparmio nelle operazioni di ripristino dei terreni (diverso sarebbe invece stato in caso di lavori affidati a ditte private). Ricevuto il necessario nulla osta dalla Società grigionese degli impresari costruttori, nelle scorse settimane il gruppo di coordinamento ha infatti inoltrato la richiesta di impiego dell’esercito. «Attendiamo la conferma da Berna nei prossimi giorni», dice Monticelli, il quale indica che l’impiego delle truppe non avrà alcun costo, se non quelli relativi al vitto e al pernottamento che saranno a carico della Regione Moesa. L’impiego delle truppe in Mesolcina è in sostanza un contributo sussidiario della Confederazione in appoggio alle autorità locali. L’idea è che la truppa – munita di diverse macchine da cantiere – arrivi nella prossime settimana e vi rimanga per circa dieci giorni per ripulire e sgomberare i terreni più accidentati.

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