Bellinzonese

Luce verde ai 975mila franchi per il nuovo osservatorio di Gorda

Il Gran Consiglio ha approvato a larga maggioranza il sussidio a fondo perso per il progetto in Val di Blenio dal costo di circa 1,6 milioni

12 marzo 2024
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Luce verde al sussidio a fondo perso massimo di 975mila franchi per la realizzazione del nuovo osservatorio astronomico ‘Gionitus’ sull’alpe Gorda (costo complessivo 1,6 milioni) in Val di Blenio che verrà dotato del telescopio più grande del Ticino e tra i più avanzati della Svizzera. Oggi, 11 marzo, il Gran Consiglio ha infatti approvato questo contributo cantonale con 63 sì, 3 no e 6 astenuti dando seguito alle indicazioni della Commissione economia e lavoro (relatore Alessio Ghisla del Centro) che raccomandava di accogliere il sussidio ritenendo che il progetto – promosso dall’Associazione Astrocalina e ritenuto prioritario e strategico dall'Ente regionale per lo sviluppo – ben si inserisce nel contesto di valle creando una sinergia con le strutture turistiche presenti e in coerenza col Masterplan. Commissione convinta del fatto che nella regione vi saranno delle ricadute finanziarie positive sia dirette (investimento finanziario e posti di lavoro), sia indirette. Contrari i deputati di Avanti con Ticino & Lavoro: «Non è un'opera prioritaria né porterà indotto», ha sostenuto Amalia Mirante.

Un elemento centrale per il successo del progetto sarà quello di sfruttare l'importante rete di contatti con le istituzioni locali e internazionali attive nell'ambito della ricerca al fine di promuovere programmi congiunti di divulgazione scientifica. In questo contesto il Leibniz Institut für Sonnenphysik di Freiburg (Germania), istituto che conduce ricerche in astronomia e astrofisica con particolare attenzione alla fisica solare, ha già firmato una lettera d’intenti con cui si rende disponibile a entrare nel merito di un sostegno finanziario al progetto. A livello ticinese è poi prevista una collaborazione con l'osservatorio solare di Orselina e non è escluso che in futuro si possa sviluppare una sinergia con l’Usi.

La struttura sarà formata da una cupola spaziosa e due casette. All'interno della cupola, con un diametro di 6 metri, troveranno spazio un telescopio con un diametro di 80 cm ideale per l’osservazione notturna, affiancato da due telescopi rifrattori da 100 mm pensati per l'analisi del sole. Il telescopio sarà dotato di un sistema elettronico per controllare i movimenti, che coordinerà anche gli spostamenti della cupola. Inoltre, la strumentazione sarà corredata da elementi tecnici utili a esaminare la cromosfera e monitorare fenomeni eruttivi ed esplosivi legati all'attività solare. Questa struttura avrà una coibentazione di alta qualità e potrà ruotare grazie a un sistema elettronico che si sincronizza con quello del telescopio. Le due costruzioni annesse, dotate di tetti retrattili motorizzati, fungeranno da spazi per strumentazioni controllabili a distanza e depositi per le attrezzature utilizzate durante gli eventi speciali.

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