Bellinzonese

Dal Cantone quasi un milione per il nuovo osservatorio di Gorda

Il Consiglio di Stato intende sostenere la realizzazione del progetto in Valle di Blenio dal costo di circa 1,6 milioni con 975mila franchi a fondo perso

1 dicembre 2023
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Il Consiglio di Stato intende contribuire alla realizzazione del nuovo osservatorio astronomico ‘Gionitus’ sull’alpe Gorda (dal costo preventivato di poco più di 1,6 milioni di franchi) con un sussidio a fondo perso massimo di 975mila franchi. Questo progetto "rappresenta un passo rilevante nell'ottica di ampliare e diversificare l'offerta scientifica, culturale e turistica regionale", si legge nel relativo messaggio governativo. "Attraverso la nascita di nuove e virtuose collaborazioni, l’osservatorio si situerà quale nuova e interessante offerta turistica sostenibile a livello regionale in grado di attivare potenziali sinergie con la progettualità esistente e prevista nell’ambito del Masterplan Valle di Blenio".

Il telescopio più grande del Ticino e tra i più avanzati della Svizzera

Il progetto – promosso dall’Associazione Astrocalina e definito strategico e complementare dall’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli – prevede di dotare il nuovo osservatorio "del telescopio più grande del Canton Ticino e tra i più avanzati della Svizzera". Inoltre, "la struttura si posizionerà in un luogo immune dall'inquinamento luminoso e favorevole sotto il profilo atmosferico". Peculiarità che permetteranno così di assicurare "una risonanza non solo regionale, ma anche nazionale e internazionale". A ciò va poi aggiunto che, nell'ambito della divulgazione e didattica, "l'osservatorio entrerà a far parte di una prestigiosa rete europea di osservatori astronomici dedicati specificamente all'osservazione di stelle e pianeti extrasolari in luce polarizzata".

Una cupola e due casette

Concretamente, la struttura – che dovrebbe sorgere nelle immediate vicinanze della Capanna di Gorda, in Valle di Blenio – sarà formata da una cupola spaziosa e due casette. All'interno della cupola, con un diametro di 6 metri, troveranno spazio un telescopio con un diametro di 80 cm ideale per l’osservazione notturna, affiancato da due telescopi rifrattori da 100 mm pensati per l'analisi del sole. Il telescopio sarà dotato di un sistema elettronico per controllare i movimenti, che coordinerà anche gli spostamenti della cupola. Inoltre, la strumentazione sarà corredata da elementi tecnici utili a esaminare la cromosfera e monitorare fenomeni eruttivi ed esplosivi legati all'attività solare. Questa struttura avrà una coibentazione di alta qualità e potrà ruotare grazie a un sistema elettronico che si sincronizza con quello del telescopio. Le due costruzioni annesse, dotate di tetti retrattili motorizzati, fungeranno da spazi per strumentazioni controllabili a distanza e depositi per le attrezzature utilizzate durante gli eventi speciali.

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