Il consigliere comunale dell'Mps con una mozione domanda che la Città assuma direttamente le attività dell'Eac che ritiene ‘inadeguato’ e ‘debole’
"Abolizione dell'Ente autonomo Carasc". È quello che vorrebbe il consigliere comunale di Bellinzona Giuseppe Sergi (Mps) che ha quindi presentato una mozione in questo senso. Mozione che in sostanza chiede lo scioglimento dell'Eac, dando al contempo mandato al Municipio di presentare un programma per l’assunzione diretta da parte della Città delle sue attività, così come dei suoi obblighi contrattuali. E questo perché l’Ente in questione ha "dimostrato la sua sostanziale inadeguatezza", essendo in particolare "debole" a livello negoziale "rispetto ai partner con i quali si ritrova a operare". Ma non solo: "Visto il carattere turistico-culturale della maggior parte delle attività svolte oggi da alcuni enti autonomi (Carasc, Teatro, Musei), il Municipio è invitato a presentare entro un anno un rapporto nel quale si valuti la possibilità di assumere tali attività direttamente dall’amministrazione comunale, nell’ambito di un eventuale Dicastero turismo-cultura-ambiente".
Ricordiamo che Sergi aveva già presentato una mozione simile nel 2022, quando chiese di abolire l'Ente autonomo Teatro, dando così alla Città la gestione diretta delle attività. Mozione, quest'ultima, che sarà discussa durante la prossima seduta di Consiglio comunale in programma il 18 dicembre. In questo caso sia il Municipio sia la maggioranza della Commissione della gestione invitano il legislativo a respingere il testo. "L’Ente va migliorato e la Commissione continuerà a fornire spunti ma non ritiene che abolendolo si raggiunga questo obiettivo", si legge nelle conclusioni del rapporto – relatrice Lisa Boscolo dell'Unità di sinistra – della Gestione.
Tornando invece all'Ente Carasc – che ha per scopo la gestione e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture sulla montagna della sponda destra –, Sergi sostiene che alcune attività riguardano la promozione turistica, altre rientrano in quella che dovrebbe essere la normale gestione amministrativa delle strutture della Città, mentre altre non hanno nulla a che fare con un ente della Città. Vi è anche la manutenzione dei sentieri: in questo caso "l’Eac fa di fatto capo al personale della Città che gli viene ‘affittato’: cioè con un passaggio amministrativo supplementare. Già questo fatto dimostra quanto tale procedimento abbia poco a che fare con i criteri di ‘efficienza’ e ‘ottimizzazione’ delle risorse della Città".
Nella mozione Sergi sottolinea inoltre che l'Eac opera con partner (come il Patriziato di Monte Carasso o la Fondazione Curzútt-San Barnárd) "che sono spesso molto più ‘forti’, poiché detengono importanti strutture attorno alle quali si organizza l’attività turistico-escursionistica della sponda destra". Di conseguenza "la capacità negoziale dell’Eac è sicuramente inferiore a quella che avrebbe la Città se fosse presente direttamente in quel territorio e non attraverso un ente autonomo tutto sommato debole". Infine, il consigliere comunale fa notare che "la Città finanzia le attività dell’Eac con poco più di 400’000 franchi all’anno per un ente le cui attività ruotano complessivamente attorno ai 700’000. Nessuno che seriamente pensi di gestire razionalmente le risorse di una Città si sognerebbe di costruire un ente autonomo sulla base di simili cifre".
Giuseppe Sergi ha anche presentato il suo rapporto di minoranza (in qualità di membro della Commissione della gestione) per quanto riguarda il Preventivo 2024, che raccomanda di respingere. Facendo un bilancio di legislatura riguardo ai conti della Città, si sofferma in particolare sull’"ormai endemico scostamento tra dati finanziari di Preventivo e di Consuntivo", facendo notare che dal 2021 i disavanzi previsti si sono poi rivelati essere avanzi d'esercizio milionari. E anche per l'anno prossimo il Municipio prevede una perdita di 9,4 milioni. In questo contesto Sergi ritiene che "le previsioni pessimistiche in sede di Preventivo sono state spesso utilizzate per spingere a ulteriori contenimenti della spesa, a rinunciare a nuovi compiti (anche a quelli magari riconosciuti come necessari), a prendere decisioni che hanno di fatto peggiorato la situazione reddituale delle famiglie". Questa dinamica ha inoltre permesso "di contenere le richieste di spesa e di convincere, di anno in anno, la maggioranza a seguire una linea ‘prudenziale’, mortificando in questo modo qualsiasi progresso sociale significativo". Non da ultimo Sergi fa poi notare che si registrano "importanti ritardi" anche nell’"edilizia scolastica e, più in generale, nella gestione del parco immobiliare della Città". Ricordiamo che la maggioranza della Gestione invita il plenum ad accogliere il messaggio sui bilanci preventivi, anche se i rappresentanti dell'Unità di sinistra Michele Egloff e Martina Malacrida Nembrini hanno firmato il rapporto con riserva, distanziandosi dal fatto che il Municipio non sarebbe stato in grado di ridurre sufficientemente la spesa.