Con una mozione l'Unità di sinistra sollecita il Municipio a presentare un messaggio al Consiglio comunale
“La Città di Bellinzona non può oggi non partecipare attivamente, in prima persona, a progettare e risolvere il tema della conciliabilità. Città accogliente, che pensa a tutta la sua cittadinanza, che investe nel lavoro e nel futuro, sono ‘parole’ che hanno un sinonimo abbastanza evidente: politiche sociali. Progettare centri di accoglienza per bambini in età prescolastica significa completare i progetti innovativi che Bellinzona sta portando avanti con tenacia e successo”. Arriva sul tavolo del Municipio la richiesta di presentare al Legislativo un messaggio per la concessione di un credito per realizzare una o più strutture di nidi d’infanzia, pubbliche e a prezzi accessibili.
Se da un lato si considera positivo il fatto che il Municipio stia dimostrando maggiore attenzione per migliorare l'offerta dei centri extrascolastici, “permane tuttavia con urgenza il bisogno per i genitori con figlie e figli in età prescolastica”, si legge nella mozione inoltrata da Michela Luraschi e sottoscritta da altri tre consiglieri comunali dell'Unità di sinistra (Michele Egloff, Lisa Boscolo e Alessandro Lucchini). Convinti della necessità di un investimento tempestivo nel settore dei nidi dell’infanzia, si sollecita l’ampliamento dell’offerta e “una politica delle rette favorevole anche a quelle persone che non possono far capo a una struttura privata. Altri grossi centri del Cantone, come ad esempio Locarno, Mendrisio, Biasca, Lugano – proseguono i mozionanti – hanno strutture pubbliche già da molti anni. Questa scelta, oltre che permettere alla propria cittadinanza un accesso alle strutture più equo e solidale, permette ai Municipi di partecipare attivamente al settore sviluppando così maggiormente una cultura dell’accoglienza e portando qualità all’offerta, sia alla propria che a quella privata”.
Nel motivare la richiesta, si citano anche i progetti in corso sui quali la Città punta molto (ricerca biomedica, quartiere Officine, nuovo ospedale nel comparto della Saleggina) che “porteranno nuovi posti di lavoro e nuovi residenti”. Già oggi, fanno notare i mozionanti, il saldo demografico è in aumento (nel 2022 la popolazione è cresciuta di quasi mille unità, più del doppio rispetto all’anno precedente), mentre “il numero di persone preoccupate di come riuscire a conciliare la vita lavorativa con quella di genitore quando il proprio figlio o la propria figlia nascerà è invece in costante aumento. Questo per più motivi. Tra questi primeggiano la penuria di posti a disposizione nei nidi d’infanzia e i loro costi (molto) elevati”.