I consiglieri comunali di Bellinzona Michele Egloff e Michela Luraschi (Unità di sinistra) in un'interpellanza chiedono chiarimenti al Municipio
I bambini con genitori che non beneficiano di sussidi per la cassa malati potrebbero venir esclusi dal servizio mensa dei quattro centri extra-scolastici de La Girandola (ubicati alle Scuole Nord a Bellinzona, alle Semine, a Claro e a Gnosca). È quanto indicano Michele Egloff e Michela Luraschi (Unità di sinistra) in un’interpellanza con la quale chiedono al Municipio chiarimenti.
Nel testo i due consiglieri comunali rivelano che lo scorso 14 marzo i genitori con figli che frequentano La Girandola hanno ricevuto un messaggio dal gestore – ovvero l'Associazione genitori Scuole Sud in collaborazione con la Città – che "paventa il rispetto di un numerus clausus e l’esclusione dal servizio della mensa dei bimbi i cui genitori non beneficerebbero della Riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (Ripam)". Tale misura entrerebbe in vigore il 1° aprile e toccherebbe soltanto coloro che non hanno un abbonamento fisso, ovvero che frequentano regolarmente la struttura uno o più giorni alla settimana per tutto l'anno: i bambini che frequentano la struttura saltuariamente e che non beneficiano dei sussidi per la cassa malati sarebbero i primi a essere esclusi nel caso in cui ci fossero troppi iscritti alla mensa. Egloff e Luraschi sottolineano che questa comunicazione ha "messo in allarme più di una famiglia, che da un giorno all’altro si vede compromettere la propria organizzazione familiare e professionale, sentendosi messa alle strette per scegliere delle opzioni di frequenza finora non considerate, o addirittura temendo di perdere l’usufrutto del servizio".
I due rappresentanti dell'Unità di sinistra fanno poi notare che a Bellinzona la popolazione è in continua crescita e che si stanno sviluppando grandi progetti strategici (biomedicina, futuro Quartiere Officine, nuovo ospedale alla Saleggina). "Tutte queste realtà innovative promettenti di formazione, ricerca e sviluppo, non possono prendere piede nel Comune né ottenere il successo sperato se non possono contare su una città accogliente per le giovani famiglie spesso composte da persone, uomini e donne con solide formazioni alle spalle, per le quali è normale non abbandonare la loro attività lavorativa e formativa una volta diventate genitori".
Premettendo che negli scorsi anni le autorità hanno comunque "preso delle decisioni che confermano la loro sensibilità e disponibilità a dare risposte concrete ai bisogni delle giovani famiglie", nell'interpellanza Egloff e Luraschi chiedono innanzitutto al Municipio se è vero e come valuta il fatto che i bambini senza abbonamento fisso e senza Ripam saranno esclusi dalla mensa nel caso in cui si raggiungesse il numero massimo di 35 posti. Domandano poi se l'esecutivo abbia calcolato degli scenari della popolazione a 5, 10, 20 anni che permettano di stimare il fabbisogno di strutture e servizi extra-scolastici, così come quello di infrastrutture scolastiche. Infine chiedono come intende fare il Municipio a garantire a tutti i bambini che ne avessero bisogno la fruizione di centri extra-scolastici nel quartiere di residenza e lo stesso sistema di rette per tutti i genitori/tutori.