Sollecitato da un'interrogazione, il Municipio spiega che le tariffe ridotte durante la pandemia sono tornate alla normalità
Durante il periodo pandemico, Lugano aveva abbassato le tariffe per l’ingresso ridotto alle sue strutture balneari “a causa dei limitati spazi e numeri di accesso possibile”. Rispondendo a un'interrogazione di Marisa Mengotti (I Verdi), il Municipio spiega che “l'aumento delle tariffe d'ingresso registrato quest'anno è di fatto un ritorno alla normalità”.
L'esecutivo sottolinea che “la Città è membro dell'Associazione delle piscine romande e ticinesi”. Della stessa fanno parte anche Mendrisio, Chiasso, Bellinzona, Bissone, Capriasca, Savosa e Locarno. “Tra le strutture ticinesi vige un ottimo rapporto di collaborazione in diversi ambiti e progetti e il tema della politica dei prezzi è sempre stato caratterizzato dal principio di generale allineamento, evitando possibili disparità a beneficio di una o dell'altra struttura”. Prima di guardare oltre Gottardo, “Lugano deve guardare alla politica delle offerte sul territorio cantonale”. I paragoni, quindi, “vanno fatti con le strutture balneari del Ticino che offrono le medesime tipologie di servizi e aperture delle strutture annuali e non solo stagionali (es. Bellinzona e Locarno)”. I prezzi “devono inoltre considerare i costi relativi al personale necessario alla sicurezza dei bagnanti e alle manutenzioni di tutte le superfici d'acqua in gestione per un'offerta che a livello di orari di apertura non ha eguali in Ticino”. Ragioni che portano il Municipio a definire “adeguati i prezzi degli abbonamenti proposti dalla Città di Lugano”.
L'offerta compresa nell'abbonamento annuale o stagionale “permette a ogni cittadino, grazie al sistema My Lugano, di beneficiare di importanti sconti legati al sistema di Lugapoint (cashback)”. Il Municipio ricorda infine che “da alcuni anni soltanto è stato introdotto l'accesso settimanale delle 7 alle piscine comunali e che con un solo abbonamento un cittadino beneficia dell'accesso a tutte le strutture”.