Bellinzonese

Quartiere Officine: ricorrono Unione contadini e 2 ex municipali

Bellinzona, la decisione del Cc sulla variante di Pr finisce davanti al governo. Criticata l’assenza di un approfondimento su questioni pianificatorie

In sintesi:
  • Ripresi nei ricorsi i timori espressi in sala dall'ex sindaco Martignoni Polti sulla contenibilità del Pr
  • Altri ricorsi seguiranno nella fase successiva, quella che riguarderà la pubblicazione della variante
8 maggio 2023
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Ricorso era stato annunciato la sera stessa della seduta di Consiglio comunale, e ricorso è stato. Anzi, stando a nostre informazioni sono ben quattro quelli inoltrati in questi giorni al Governo cantonale contro la decisione con cui il Legislativo di Bellinzona lo scorso 4 aprile ha votato a larga maggioranza la variante di Piano regolatore necessaria a concretizzare in città il nuovo Quartiere Officine previsto al posto dello stabilimento industriale Ffs che si trasferirà entro fine 2026 a Castione.

A mettersi di traverso, per cominciare, è l’Unione contadini ticinesi che però non sembra essere legittimata a impugnare la decisione politica essendo tale diritto, secondo la Loc, riservato a ogni persona domiciliata nel Comune escludendo di fatto associazioni e quant’altro; per questo motivo il suo ricorso è stato controfirmato e sostenuto da due cittadini domiciliati e molto vicini al settore primario.

Altri due ricorsi sono stati interposti dagli avvocati bellinzonesi Filippo Gianoni e Curzio Fontana. Il primo, ricordiamo, era stato per otto anni fino al 2012 municipale Ppd della vecchia Bellinzona, capodicastero pianificazione comunale. L’elenco dei ricorrenti si completa con un altro ex municipale, anzi vicesindaco fino al 2017, il liberale radicale Felice Zanetti, già espressosi criticamente su queste colonne contro l’inserimento del nuovo ospedale regionale nei terreni vergini della Saleggina. Secondo il suo parere – condiviso dall’Unione contadini con la quale nei mesi scorsi si è creato un gruppo di lavoro trasversale e critico su questi temi – meglio sarebbe inserire il nosocomio dell’Eoc nel Quartiere Officine, ben raggiungibile in treno e a stretto contatto con i contenuti culturali, sociali e formativi previsti.

Preannunciato dall'ex sindaco

Oltre alla questione più ideologica, i ricorsi – tutti molto simili fra loro – toccano anche aspetti piuttosto tecnici legati alla pianificazione del territorio. Le perplessità di fondo riguardano il fatto che il messaggio municipale non conterrebbe informazioni indispensabili, e utili al Cc per esprimersi, su vari aspetti, a cominciare dalla scheda R6 del Piano direttore cantonale relativa alla contenibilità del Piano regolatore cittadino: «Nessuno sa dire, né il Municipio lo dice, se negli altri quartieri dovranno esserci dezonamenti di aree oggi edificabili per consentire la costruzione del nuovo quartiere», aveva detto durante il dibattito in sala il consigliere Udc Brenno Martignoni Polti, a sua volta ex sindaco fra il 2004 e il 2012: «Già solo questo aspetto sarebbe materia di ricorso», aveva chiosato. E così è stato.

Dezonare o no?

Tutti i ricorrenti ritengono infatti non sufficientemente approfondito il tema della contenibilità del Pr. Ciò che violerebbe, secondo loro, il nuovo quadro legislativo. Sempre in tema, un’altra critica concerne il calcolo delle quantità edificatorie. A queste osservazioni durante il dibattito in Cc aveva replicato il vicesindaco Simone Gianini (capodicastero Territorio) specificando che «il Piano direttore cantonale stabilisce che non vi è un incremento delle unità insediative rispetto al dimensionamento del Piano regolatore comunale. Il bilancio è neutro e non bisogna dezonare altrove».

Altri ricorsi seguiranno

Stando a nostre informazioni, per i ricorrenti questa è solo la prima puntata, intendendo impugnare davanti al CdS anche la fase successiva, ossia la pubblicazione della variante di Pr. Un parto difficile dunque: lo sviluppo del Quartiere Officine rischia di non vedere la luce troppo presto. Al suo interno sono previsti lo Swiss Innovation Park e il Tecnopolo Ticino, come pure contenuti aggregativi, sociali, culturali, residenziali e commerciali. Come pure alloggi per 500-1’000 persone e fra i 1’000 e i 1’500 posti di lavoro.

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