Bellinzonese

Nuova officina: la cavalletta e il pipistrello fermano le Ffs

Compensazione Sac a Losone, il ‘no’ della Commissione per la protezione di natura e paesaggio ha indotto le Ferrovie a trovare altri terreni in Riviera

12 gennaio 2023
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Quella che a molti era sembrata una soluzione fuori da ogni logica, è stata infine abbandonata. Parliamo del terreno di Losone, sulla Piana di Arbigo, individuato la scorsa primavera dalle Ffs per compensare una parte dei pregiati terreni agricoli Sac di Castione (in tutto 84’000 quadrati su un totale necessario di 145’000) che saranno sacrificati per far posto alla nuova officina di manutenzione prevista dal dicembre 2026. Lo scorso maggio, al momento della pubblicazione dei piani dello stabilimento, contro l’opzione Losone situata accanto all’ex caserma in direzione di Golino, si erano schierati con delle opposizioni inotrate all’Ufficio federale dei trasporti il Wwf, Pro Natura e Ficedula. Secondo le associazioni ambientaliste gli aspetti naturalistici dell’area – vista la presenza della cavalletta Smeraldino e del pipistrello Vespertilio maggiore – devono essere privilegiati rispetto a un riorientamento agricolo in ottica Sac. La stessa Unione dei contadini si era messa di traverso ritenendo tale soluzione geograficamente insostenibile già solo per la distanza da Castione. Idem, ma per altri motivi, aveva fatto il Municipio losonese.

Le alternative ‘coprono’ Castione

Ebbene, le Ffs ora comunicano che il terreno è stato scartato dalla Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio, che lo scorso ottobre ha espresso parere negativo vincolante nell’ambito della procedura ricorsuale. "Il sedime presenterebbe infatti una serie di contenuti naturalistici rilevanti che mal si presterebbero a una sua riqualifica quale superficie Sac", scrivono le Ferrovie indicando di aver nel frattempo già individuato alcune valide alternative in Riviera. Sedimi che "sono stati preliminarmente approvati dal Cantone". Entro fine febbraio 2023 "le proposte saranno sottoposte all’Ufficio federale dei trasporti per una validazione definitiva". Gli altri terreni da convertire in Sac sono stati individuati l’anno scorso a Camorino (30’000 metri quadrati ex cantiere AlpTransit), a Preonzo e ancora una volta nel Comune di Riviera con fondi nel quartiere di Iragna. In questi ultimi casi «le soluzioni individuate e pubblicate la scorsa primavera insieme ai piani dell’officina – specifica alla ‘Regione’ il portavoce delle Ffs, Patrick Walser – non incontrano problemi. La conferma arriverà, secondo procedura, con la crescita in giudicato dell’approvazione parziale dei piani». Quanto poi all’ampiezza della superficie Sac sostitutiva, «una cifra definitiva è difficilmente quantificabile: quel che è certo è che quanto individuato compre attualmente tutte le superfici sacrificate a Castione».

L’area losonese appartiene al Comune: in tutto sei ettari nei quali i granatieri si sono esercitati fino agli anni 70 lasciando sul terreno testimonianze oggi seminascoste dalla boscaglia, come i bunker inseriti sotto la roccia montonata e i blocchi di cemento armato sparsi un po’ ovunque. Sei ettari di cui 3,7 adocchiati dalle Ffs – ma ora appunto abbandonati – per inserirvi delle Sac coltivabili e un frutteto, più precisamente nella parte centrale oggi prato magro. La cui denominazione cela in realtà una ricca biodiversità, tanto che il Wwf vi ha realizzato nel 2021 uno studio naturalistico includendo anche il vicino bosco Maia e la parte di territorio che scende fino al fiume Melezza. Pur non raggiungendo i criteri per essere iscritti negli inventari dei prati secchi d’importanza nazionale o cantonale – sottolineava il Wwf nell’opposizione – tali prati denotano un notevole valore ecologico essendo ambiente di caccia del pipistrello Vespertilio maggiore e habitat della cavalletta Aiolopus thalassinus, volgarmente detta Smeraldino.

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