La rinuncia a Losone e la mancanza di chiarezza sui terreni alternativi in Riviera hanno indotto due uffici federali a esigere ulteriori approfondimenti
Avanti il primo, fermo il secondo. Mentre il 2 marzo a Castione sono iniziati i lavori preliminari per la realizzazione della nuova officina di manutenzione delle Ffs da 560 milioni di franchi, subisce invece uno stop inatteso il côté relativo alla compensazione delle Superfici di avvicendamento colturale (Sac). Parliamo della ricerca di terreni nella regione da trasformare in pregiate Sac per complessivi 8,4 ettari. Tanti ne saranno sacrificati a Castione per far posto allo stabilimento industriale. Ebbene, le stesse Ffs settimana scorsa hanno interrotto i due appalti attribuiti lo scorso novembre per convertire le aree finora individuate a Camorino (3,1 ettari nell’ex cantiere AlpTransit), Preonzo (0,8 ettari) e Iragna (1,2 ettari). Mancano all’appello 3,3 ettari dopo che l’opzione Losone (3,7 ettari nella Piana di Arbigo) è caduta verso fine 2022 perché troppo lontana da Castione e perché criticata dalla Commissione federale per la protezione della natura e del paesaggio, il cui parere negativo vincolante ha indotto le Ffs a fare retromarcia. E a individuare alcune alternative in Riviera che sono state preliminarmente sottoposte al Cantone e all’Ufficio federale dei trasporti (Uft), ma sulle quali non c’è ancora chiarezza.
Le Ffs scrivono infatti che "si rende necessaria una modifica sostanziale delle prestazioni richieste" dal momento che "contro ogni aspettativa" non dispongono ancora "delle autorizzazioni necessarie per eseguire i lavori di preparazione delle aree Sac". Motivo del ritardo: "L’Ufficio federale dei trasporti ha ritenuto che non sia appropriato effettuare una valutazione completa in merito alla realizzazione delle aree Sac, in quanto vi sono ancora molte domande aperte, in particolare da parte dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale riguardo al bilancio completo sul compenso reale della totalità delle superfici Sac perse". La valutazione dei compensi Sac, concludono le Ffs, verrà quindi eseguita "solo quando sarà possibile effettuare un esame completo, facendo pertanto cadere il programma lavori".
Conseguenza: le Ffs cercano tutt’oggi "siti alternativi" e i lavori necessari alla loro preparazione "non sono al momento conosciuti". Da qui la necessità di "ripianificare e riprogrammare i lavori di preparazione delle aree Sac tenendo conto dei nuovi siti, dell’avanzamento dei lavori sul cantiere di Castione e dei contenuti della futura decisione principale di approvazione dei piani" che compete all’Uft. Ritenendo tali modifiche "sostanziali", le Ffs revocano le due aggiudicazioni decise l’anno scorso e interrompono la procedura. La prima commessa da 4,32 milioni era stata aggiudicata al Consorzio Sac (capofila l’impresa edile Casada di Malvaglia) per opere di genio civile, paesaggistiche e bonifiche. La seconda, pari a 859’000 franchi, concerneva lavori forestali e gestione delle aree in ottica agricola ed era stata aggiudicata alla Fratelli Zanetti Sa di Madonna del Piano. Ditte che hanno ora la facoltà di ricorrere al Tribunale amministrativo federale.