Il presidente Felice Zanetti è soddisfatto: ‘Mancavano i turisti da oltre Gottardo, ma i ticinesi hanno risposto presente’
Uva, vino, bollicine e molta allegria. I primi giorni di settembre sono da sempre sinonimo di vendemmia e, dopo la lunga assenza dovuta alla pandemia, la manifestazione PerBacco! lo scorso fine settimana è tornata ad animare le piazze della capitale fra divertimento e gastronomia. «Il bilancio è positivo – afferma a ‘laRegione’ il presidente Felice Zanetti –. Il tempo un po’ incerto ha evidentemente influito sull’affluenza, ma da quello che mi sembra di capire tutti sono stati molto soddisfatti dell’offerta. Era importante ripartire dopo parecchie edizioni mancate... Di dare continuità alla manifestazione». Molto apprezzati i quasi cento vini provenienti da 27 cantine, come pure la proposta musicale. «Non abbiamo riscontrato critiche particolari. I produttori sono stati felici di ritornare a esporre i propri vini: infatti non abbiamo mai faticato a coinvolgerli e penso che aspettino solo la possibilità di avere delle vetrine come quelle di PerBacco!».
Una vetrina molto popolare, tant’è che camminando fra le bancarelle e le viuzze della capitale è possibile scovare anche qualche famiglia. Secondo Zanetti, infatti, degustazione e valutazioni di sommelier hanno la loro importanza, ma il vero termometro della produzione e della qualità dei prodotti è proprio la cittadinanza. «A mancare, forse (causa meteo) è stata la componente turistica di oltre Gottardo, ma i ticinesi hanno risposto presente. Un pubblico responsabile e cosciente, in grado di apprezzare un buon bicchiere di vino mai sopra i limiti. Non abbiamo avuto problemi di ordine pubblico mantenendo così intatta la nostra etichetta di manifestazione pacifica e tranquilla – precisa il presidente –. Dimenticando per un momento il vino, PerBacco! offre la possibilità di ritrovarsi e assaporare in compagnia un bicchiere senza l’assillo del tempo». Guardando poi al futuro, «l’anno prossimo la manifestazione presenterà una forma differente venendo integrata nella Festa federale di musica. È importante però sottolineare che manterrà la sua identità quale vetrina di produttori locali», conclude Zanetti.