Visita di cortesia, oggi a Palazzo Civico, da parte di Gabriele Meucci accompagnato da Carla Brugnoli (viceconsole)
"Anche se siamo più lontani dal Sopraceneri vogliamo ravvivare la nostra presenza e i nostri contatti". Con questo auspicio il nuovo console generale d’Italia a Lugano, Gabriele Meucci, ha incontrato oggi a Palazzo Civico una delegazione del Municipio di Bellinzona composta dal sindaco Mario Branda, dal capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang e dal segretario comunale Philippe Bernasconi. Già ambasciatore d’Italia in Montenegro e successivamente in Slovacchia, Meucci è entrato in carica negli scorsi mesi nella sede in riva al Ceresio. Presente oggi alla visita di cortesia a Bellinzona anche Carla Brugnoli, viceconsole.
Sottolineando come a Bellinzona il 26% di cittadini stranieri sia di nazionalità italiana, Branda ha parlato di un’integrazione molto forte, senza più fenomeni di emarginazione o, peggio, esclusione osservati in passato. Il sindaco ha fatto riferimento al legame culturale tra il Canton Ticino e l’Italia che ha profonde radici storiche: basti pensare al fatto che il nostro territorio faceva parte del Ducato di Milano, e solo nel 1503 con il Trattato di Arona Bellinzona fu ceduta ai cantoni svizzeri. Guardando invece al futuro, l’auspicio, ha continuato il sindaco, è che si possano concretizzare i progetti di linea ferroviaria ad alta velocità, in particolare a sud di Lugano, in modo da accorciare ancora i collegamenti verso le città italiane analogamente a quanto hanno reso possibile le gallerie di base del San Gottardo e del Ceneri.
La visita a Palazzo Civico – che è stata l’occasione per offrire ai due ospiti il libro storico e fotografico "Bellinzona, la città fortezza" – è proseguita in compagnia del neopresidente del Comitato degli italiani all’estero Lugano Ticino, Francesco Lombardo, già consigliere comunale di Bellinzona.