Dieter Schwank: 'Quell'assembramento di operai era inammissibile. Prima di riaprire dev'essere tutto in regola'
AlpTransit ha deciso di fermare i lavori per la messa in esercizio della galleria di base del Monte Ceneri e lo ha fatto a poche ore dalla diffusione (ai media e alle autorità comunali) di una foto che ritrae una trentina di operai attivi ieri a Camorino senza rispettare le distanze anti contagio. Una situazione, quella ritratta nell'immagine, di cui è venuto a conoscenza anche il Ceo di AlpTransit Gottardo Sa Dieter Schwank, come conferma interpellato dalla Regione. "Martedì c'erano degli operai che stavano lavorando e si è creata un po' di confusione davanti al portale della galleria perché era atteso un treno che invece non è arrivato nella tempistica prevista", spiega. Quell'assembramento di gente, sottolinea, "non va bene, non è accettabile". "Era previsto che gli operai lavorassero in gruppi. I responsabili del cantiere hanno seguito un programma elaborato appositamente per la situazione e a questo punto vogliamo di nuovo valutarlo per definire nel dettaglio i processi di lavoro", spiega il Ceo della società. Uno degli aspetti da chiarire, sottolinea Schwank, riguarda il numero di gruppi di collaboratori (formati come previsto dalle direttive federali da al massimo 5 persone) che possono essere impiegati contemporaneamente. Il rispetto delle direttive sta molto a cuore al Ceo, che alla Regione spiega: "Vogliamo essere sicuri al 100% di seguire tutte le regole previste. In caso contrario preferiamo non lavorare. Quella di oggi è stata una decisione interna presa per nostro senso di responsabilità. È nel nostro interesse agire correttamente e non commettere errori. Le corse di prova le abbiamo già interrotte settimana scorsa proprio perché non era possibile garantire le distanze". Per controllare i processi di lavoro e definire tutti i dettagli per garantire lo svolgimento del cantiere in tutta sicurezza ci vorrà del tempo, aggiunge.
Sulle tempistiche dell'inaugurazione del tunnel ferroviario (prevista a settembre) e della successiva messa in esercizio (per ora in programma a dicembre) se ne saprà probabilmente di più a fine aprile, quando AlpTransit e Ufficio federale dei trasporti valuteranno lo stato della situazione. Come spiega Dieter Schwank sarà infatti necessario elaborare un nuovo programma dei lavori. "Essendo molto complesso non si può cambiare un solo dettaglio, bisognerà rifarlo integralmente". È troppo presto dunque definire ora quando sarà possibile riprendere con gli interventi di manutenzione ancora necessari. L'auspicio del direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali è che la ripresa possa avvenire al più presto trattandosi di un cantiere di importanza strategica per tutto il Cantone ma anche per la Svizzera intera. "Salutiamo favorevolmente l'eventuale riapertura del cantiere ma evidentemente le norme di sicurezza previste per questa situazione particolare vanno rispettate", commenta il consigliere di Stato.