Bellinzonese

Officine a Castione: si allarga il fronte dei ricorsi

Oltre alla Bassa Leventina, anche Biasca e la Commissione regionale dei trasporti si oppongono alla riservazione d'area. I contadini decidono domani

Si chiedono investimenti nella zona di Biasca per rilanciare le Tre Valli (Ti-Press)
12 marzo 2019
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Concretizzare una serie di investimenti ferroviari posticipati dalle Ffs ma ora chiesti a gran voce per permettere il rilancio delle Tre Valli, come la sistemazione del nodo della Giustizia e la trasformazione della stazione Ffs di Biasca in nodo intermodale e terminal Tilo. È questa la motivazione principale che ha spinto tre Comuni della Bassa Leventina – Bodio, Giornico e Personico – a inoltrare ricorso al Tribunale amministrativo federale (Taf) contro la decisione presa lo scorso mese dall’Ufficio federale dei trasporti (Uft) di riservare un’area di circa 150mila metri quadrati a Castione per scopi ferroviari. E si tratta delle stesse richieste che sono alla base del ricorso inoltrato al Taf anche dalla Commissione regionale dei trasporti Tre Valli, come conferma da noi contattato il presidente Massimo Ferrari, nonché del ricorso che il Comune di Biasca intende inoltrare entro il termine di 30 giorni che scade settimana prossima.

Si è dunque allargato il fronte dei ricorsi dopo quello reso noto settimana scorsa dell’ingegnere Rudolf Marti – tramite il suo legale Franco Gianoni – proprietario di un vasto sedime che verrebbe in parte sacrificato per edificare le nuove Officine Ffs. Con altre motivazioni – legate all’utilizzo di quasi 80mila metri quadrati di terreni agricoli Sac per realizzare il nuovo stabilimento industriale – potrebbe ricorrere anche l’Unione contadini ticinesi, la cui direttiva si riunirà domani per parlare di questo e altri temi. Anche le associazioni ambientaliste Wwf, Pro Natura e Ficedula stanno ancora valutando il da farsi.