Ipotizzato il reato di omicidio colposo nei confronti del collega rimasto ferito, del capo sicurezza, della capo movimento e di un addetto di Securitrans
La procuratrice pubblica Marisa Alfier ipotizza il reato di omicidio colposo nell’inchiesta avviata per far luce sull’incidente mortale verificatosi martedì scorso ad Airolo dove un 40enne di Arbedo-Castione addetto alla verifica/manutenzione dei binari ferroviari è stato travolto da un treno TiLo mentre a bordo di un carrello d’ispezione, e in compagnia di un collega 39enne rimasto gravemente ferito, aveva da poco oltrepassato il portale sud della galleria del San Gottardo. Quattro, come riferisce la ‘Rsi’, gli indagati: si tratta del 39enne collega della vittima, pure lui investito dal convoglio diretto a Erstfeld, del capo sicurezza, della capo movimento e di un addetto di Securitrans, la società incaricata di garantire la sicurezza sui binari. Dopo i primi interrogatori emergono due versioni discordanti sui fatti, in particolare su quale raccordo ferroviario era stato raccomandato di tenere chiuso per poter eseguire i lavori sulla linea. L’inchiesta presenta aspetti complessi, specie di natura tecnica.