Sono state consegnate stamattina a Palazzo delle Orsoline dal Partito popolare democratico. 'Si tratta di un edificio ottimo che può avere un futuro'
Tramite raccolta firme online e formulari scritti è stata massiccia la partecipazione della popolazione schierata a difesa dell'Infocentro AlpTransit di Pollegio, sul quale incombe l'ordine di demolizione il prossimo 31 dicembre.
Le 7'665 firme raccolte in un mese di tempo sono state consegnate stamattina alla cancelleria del Consiglio di Stato dal presidente Ppd Fiorenzo Dadò, dal segretario cantonale Nicolò Parente e dal presidente del distretto Ppd Blenio Simone Ghisla.
"Si tratta di un edificio ottimo che può avere un futuro. Rappresenta 20 anni di storia di un cantiere che ha permesso la realizzazione di un'opera secolare. È la testimonianza di tanti sacrifici da parte degli operai di AlpTransit ma anche della pazienza avuta dagli abitanti delle zone toccate dal cantiere", ha dichiarato Nicolò Parente.
Sul possibile utilizzo dello stabile, il granconsigliere Simone Ghisla – cofirmatario di una delle due mozioni pendenti che chiedono al governo di attivarsi per impedirne l'abbattimento – ha ricordato l'interesse dell'Associazione servizio a domicilio Tre Valli (Spitex), la quale ha già effettuato uno studio di fattibilità sul riutilizzo dell'Infocentro. È emerso che che sarebbero necessari 800mila franchi per la riconversione: addirittura meno, ha fatto notare Ghisla, del milione previsto per la demolizione.