Sci

Il gran giorno di Thomas: la prima vittoria a 35 anni

A Beaver Creek grande impresa del grigionese Tumler, che in gigante corona il sogno di una vita. Mentre Odermatt esce di scena nella seconda manche

In sintesi:
  • Il nativo di Samnaun si lascia alle spalle Lucas Braathen e Zan Kranjec
  • È il terzo successo svizzero nella tre giorni di Coppa del mondo sulle nevi del Colorado
Prima o poi il momento tanto atteso arriva
(Keystone)
8 dicembre 2024
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Una prima manche da sogno, in cui Thomas Tumler ha lasciato solo le briciole al tutti gli altri. Compreso sua maestà Marco Odermatt staccato addirittura di 1‘’26 dal grigionese, che ha relegato a 56 centesimi il primo dei suoi avversari, lo sloveno Zan Kranjec. Merito di una prima parte di gigante affrontata in modo superlativo dal trentacinquenne di Samnaun, che ha interpretato benissimo soprattutto la seconda parte di corsa, sul pendio statunitense di Beaver Creek. È stato lui il trascinatore di una delegazione rossocrociata che sul primo tracciato ha piazzato tre suoi atleti tra i primi dieci, ovvero quel Loïc Meillard che era quinto a 1'13‘’ e, come detto, Odermatt ottavo, che a dispetto del suo grande distacco era pur sempre a soli venticinque centesimi dal podio, cioè dal terzo posto occupato dal norvegese Atle Lie McGrath.

Il nidvaldese prova immediatamente ad attaccare non appena si lancia sul secondo tracciato, ma tra la sorpresa generale la sua seconda manche dura lo spazio di qualche secondo, infatti Odermatt esce di scena dopo poche porte a causa di un arretramento. Non va molto meglio a Loïc Meillard, sceso in pista poco dopo di lui, non soltanto perché il margine di ventinove centesimi evapora quasi subito, bensì perché ancora nella prima parte del tracciato il vallesano perde per strada un bastoncino, e nonostante abbia cercato di andare avanti come se nulla fosse, quando ha tagliato il traguardo è scivolato in nona posizione. Sceso poco dopo di lui, Lucas Braathen, il norvegese naturalizzato brasiliano, si è invece reso autore di una manche straordinaria, con un 2'27‘’72 che è semplicemente il tempo migliore. A quel punto, per Thomas Tumler la pressione è altissima, anche se ha più di un secondo da gestire su Braathen. Il grigionese cerca di non strafare e gestisce benissimo il grande margine, arrivando al traguardo con una manciata di centesimi, dodici, che bastano e avanzano per regalargli il primo successo in carriera, all'età di trentacinque anni. «Non ho davvero parole» commenta, a caldo, il grigionese ai microfoni della diretta tv. «È un sogno che s'è concretizzato all'improvviso, credo di aver bisogno di qualche minuto per realizzare...».