A Beaver Creek, Marco Odermatt è pronto per il primo trittico stagionale. ‘Con i Mondiali 2025 e 2027 e le Olimpiadi 2026 continuerò in tre discipline’
Mancano pochi giorni alle prime gare di velocità maschili a Beaver Creek, dove tornerà in pista Marco Odermatt, dominatore assoluto dell'ultima stagione, ma uscito già sul primo tracciato nel gigante d'apertura a Sölden. Nel Colorado, il calendario di Coppa del mondo prevede la disputa di tre prove (una discesa, un superG e un gigante, tra venerdì e domenica), un intenso programma che non spaventa il nidvaldese... «Questi periodi sono sempre esistiti – commenta in un'intervista rilasciata a Keystone-Ats a Copper Mountain, a un'ora di macchina da Beaver Creek –. Lo scorso dicembre, ad esempio, in Val Gardena e Alta Badia abbiamo disputato cinque gare in cinque giorni. E a fine gennaio l'intensità è addirittura aumentata, con Adelboden, Wengen e Kitzbühel, seguite direttamente da Schladming e Garmisch. Siamo sempre al limite assoluto. Lo si nota fisicamente, ma soprattutto dal profilo mentale».
Un fardello che potrebbe portare Odermatt a prendere in considerazione l'idea di ridurre gli impegni agonistici, lui che lo scorso anno aveva fatto sue, oltre a quella della generale, anche le Coppe del mondo di discesa, superG e gigante... «Mi è già capitato di saltare qualche gara. Ad esempio, il gigante di Schladming due stagioni fa, ma in quell'occasione la decisione era dettata da un infortunio», afferma, prima di precisare che in febbraio non sarebbe andato a Bansko (Bulgaria) se le prove di Chamonix non fossero state annullate.
«So benissimo che a fine gennaio mi troverò sul filo del rasoio, senza contare che ci sarà pure l'appuntamento con i Mondiali. Perciò è possibile che non mi vedrete in gara a Schladming o a Garmisch. O magari in nessuna delle due», aggiunge.
Nonotante ciò, Odermatt non ha certo intenzione di tirare il freno a mano proprio adesso che è di gran lunga lo sciatore più forte al mondo... «Per quanto riguarda le discipline, non vedo cambiamenti di programma, almeno per i prossimi due anni. Saranno tre stagioni entusiasmanti, con i Mondiali a Saalbach nel 2025 e a Crans-Montana nel 2027, con i Giochi olimpici a fare da separazione. Sono dunque intenzionato a continuare a gareggiare in tre discipline».
Questo, per quanto riguarda un arco temporale ristretto, ma a lungo termine Odi non esclude la possibilità di cambiamenti sostanziali, come ad esempio la rinuncia al gigante... «Più avanti mi chiederò quali sono i miei obiettivi, cosa ancora voglio ottenere e per quanto tempo ho intenzione di gareggiare. Penso che rifletterò pure sulla possibilità di concentrarmi unicamente sulla velocità».
Dopo aver indossato negli ultimi tre anni il pettorale da leader della Coppa del mondo da inizio a fine stagione, a Beaver Creek Odermatt per una volta dovrà vestire i panni del cacciatore e non più quelli della lepre. L'eliminazione del gigante di Sölden e un inizio di inverno dedicato tutto agli specialisti delle porte strette, fa sì che il rossocrociato si trovi ancora a quota zero punti... «Vedremo se sarò riuscito a dimenticare l'uscita sul ghiacciaio del Rettenbach. Per me si tratta di una situazione nuova e la prendo come una sfida».
A Beaver Creek sarà interessante capire se in gigante Marco Odermatt continua a possedere quell'ampio margine di superiorità nei confronti della concorrenza, superiorità che l'ha portato a vincere 12 giganti consecutivi tra marzo 2023 e marzo 2024... «Se si analizzano quelle gare più da vicino, si può notare come la maggior parte di esse le abbia vinte con un piccolo margine di vantaggio. Forse, l'uscita di pista a Sölden è il segnale che ho esaurito la fortuna. Non mi considero così dominante come la striscia di successi lascerebbe intendere».