Bellinzonese

Il nuovo sacco per la plastica costerà 30 centesimi in meno

Da settembre Bellinzona abbandonerà il Sammelsack, promuovendo ‘un sistema di raccolta e riciclaggio gestito interamente sul territorio ticinese’

(Ti-Press)
11 giugno 2024
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"Avrà una capienza di 60 litri e costerà 2 franchi e 20 centesimi al pezzo, ovvero 30 centesimi in meno rispetto a oggi". Si tratta del nuovo sacco per la raccolta differenziata della plastica che, come noto, a Bellinzona sarà disponibile da settembre. Mese durante il quale la città passerà a "un sistema di raccolta e riciclaggio gestito interamente sul territorio ticinese, proprio come indicato dal Cantone". Il Municipio, in un comunicato, si riferisce alla direttiva governativa, trasmessa l’anno scorso a tutti i Comuni, affinché si privilegi una soluzione ticinese anziché confederata. Ricordiamo infatti che dal 2019 nella Turrita si separa la plastica inserendola nel cosiddetto Sammelsack: questi sacchi vengono attualmente ritirati dalla ditta di Bironico RS Recupero Materiali che li trasporta Oltralpe via camion, consegnandoli poi alla turgoviese InnoRecycling. L'obiettivo era "di favorire una gestione dei rifiuti maggiormente consapevole e in linea con i principi dello sviluppo sostenibile". Obiettivo seguito anche dalla popolazione, visto che è stata riscontrata "un’ottima adesione dell’utenza", consentendo "di raccogliere ogni anno, in media, 130 tonnellate di plastica". In questo modo è stato quindi "possibile ridurre in maniera importante l’impatto ambientale".

Evitare trasporti Oltralpe e migliore tracciabilità

Malgrado i benefici, dal prossimo autunno, però, si cambia: con il nuovo regime nell’ambito della separazione e dello smaltimento della plastica, i sacchi saranno infatti trasportati a Riva San Vitale dove la ditta Fratelli Puricelli – a cui si sono già affidati anche altri Comuni – si è dotata di macchinari per il riciclaggio e la trasformazione in scaglie da reimmettere sul mercato ticinese o estero per la ritrasformazione in prodotti plastici. Questo "consentirà alla Città da un lato di adeguarsi alle più recenti disposizioni cantonali, dall’altro di evitare i trasporti Oltralpe", e successivamente all’estero, tramite autocarri. Oltre al minor impatto in termini di trasporto, si migliorerà anche la tracciabilità: con il sistema attuale si presentano infatti "criticità circa il tracciamento della destinazione finale di parte della plastica raccolta, una volta varcati i confini nazionali", precisa l'esecutivo nella nota.

Il Tetrapack sarà smaltito dal Termovalorizzatore di Giubiasco

"Al contempo, sempre seguendo la volontà cantonale, ci si concentrerà sulle materie plastiche di più efficace riciclo, ovvero il polipropilene (PP) e il polietilene (PE)". Concretamente, nel sacco dedicato alle plastiche non si potrà più infilare ad esempio il Tetrapack usato per latte e succhi di frutta. Potranno invece continuare a trovare posto contenitori di shampoo, flaconi dei detersivi, contenitori di yogurt e latte (non in Tetrapack), cestelli per frutta e verdura, vaschette alimentari, sacchetti della spesa o plastiche con le quali si avvolgono le bevande. Le altre tipologie dovranno invece essere riposte nel normale sacco verde destinato ai rifiuti solidi urbani e saranno quindi smaltite dal Termovalorizzatore di Giubiasco.

Fase transitoria

Il nuovo sacco per la plastica si potrà acquistare nei consueti punti vendita autorizzati: la lista completa e aggiornata sarà ottenibile agli Sportelli multifunzionali di quartiere e consultabile sul sito della Città www.bellinzona.ch/plastica. Proprio come ora, i sacchi potranno essere gettati in quattro dei nove ecocentri principali sul territorio comunale: quelli di Bellinzona-Carasso, Giubiasco, Sementina e Claro. Ricordiamo che vi sarà comunque una fase transitoria, sino a fine anno, durante la quale nei quattro ecocentro citati si potrà continuare a depositare anche il Sammelsack come fatto finora. Poi, da gennaio 2025 il Sammelsack potrà essere smaltito unicamente all’ex Birreria di Carasso fino a esaurimento.

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