Bellinzonese

A Bellinzona il ‘vecchio’ Sammelsack va in pensione a fine anno

Dall'inizio di settembre c'è un nuovo sacco per la raccolta delle plastiche. Quelli precedenti potranno essere consegnati solo fino a dicembre a Carasso

(Ti-Press)
17 settembre 2024
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Come noto con l'inizio di settembre a Bellinzona è cambiato il sistema per la raccolta e il riciclaggio delle plastiche. Concretamente, nei consueti punti vendita autorizzati – principalmente farmacie, chioschi e stazioni di servizio; lista completa ottenibile agli sportelli multifunzionali di quartiere o su www.bellinzona.ch/plastica – non è più possibile acquistare il ‘vecchio’ Sammelsack, ma un altro sacco dedicato a questo scopo: ciascun pezzo ha una capienza di 60 litri e costa 2 franchi e 20 centesimi, ovvero 30 centesimi in meno rispetto a prima. Sacchi che come in passato potranno essere consegnati in quattro dei nove ecocentri principali presenti sul territorio comunale, ovvero quelli di Carasso, Claro, Giubiasco e Sementina. E per i cittadini che ne hanno ancora di quelli vecchi? Si potrà continuare a consegnarli, ma solo fino a dicembre e solo all'ex Birreria a Carasso. Al contrario di quello che era emerso in un primo momento, da gennaio 2025 non sarà dunque più possibile depositare i Sammelsack in esubero.

Ricordiamo che la Città è passata a "un sistema di raccolta e riciclaggio gestito interamente sul territorio ticinese, a vantaggio della tracciabilità e con un minore impatto in termini di trasporto", si legge in un comunicato. Sistema gestito dalla ditta Fratelli Puricelli Sa di Riva San Vitale a cui altri Comuni si sono già affidati che consente da un lato di "adeguarsi alle più recenti disposizioni cantonali" e dall'altro "di concentrarsi sulle materie plastiche di più efficace riciclo, ovvero il polietilene (Pe, indicato sulle confezioni con i numeri 2 e 4) e il polipropilene (Pp, indicato con il numero 5)". Concretamente si tratta ad esempio di contenitori di shampoo, flaconi dei detersivi, contenitori di yogurt e latte (non in Tetrapack che non è più riciclabile), vaschette alimentari o sacchetti della spesa. Le altre tipologie dovranno invece essere gettate nel normale sacco verde dei rifiuti.

Il Municipio nella nota sottolinea in ogni caso che la sperimentazione con il Sammelsack iniziata nel 2019 "ha portato a un’ottima adesione dell’utenza e ha consentito di raccogliere ogni anno, in media, 130 tonnellate di plastica", riducendo "in maniera importante l’impatto ambientale". Un sistema che tuttavia "imponeva il trasporto dei rifiuti fuori Cantone, e successivamente all’estero, tramite autocarri" e che rendeva difficile "il tracciamento della destinazione finale di parte della plastica raccolta, una volta varcati i confini nazionali".

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