Un contributo sulla proposta di introduzione di un passaporto di vaccinazione anti-Covid
Sono anch’io tra quelli che ritengono debba restare libera la scelta tra vaccinarsi o non vaccinarsi, pur ben accompagnata da una campagna pubblica capillare per convincere le persone ad accettare i vaccini. Ma siccome la libertà di ognuno si ferma di fronte alla libertà degli altri, ritengo anche necessario e urgente arrivare presto al varo di un passaporto vaccinale, tramite il quale sia possibile poter avere occasione d’incontri ravvicinati fra più persone. Un simile passaporto implica una legislazione che lo inquadri, che tratti per esempio il diritto ad averlo anche per chi non può farsi vaccinare per ragioni mediche, che autorizzi i privati (organizzatori di eventi, compagnie aeree ecc.) a usarlo, controllando in che modo esso venga usato ed evitando le regole ‘fai da te’. Una disposizione legislativa che abbiamo bisogno in fretta, fra qualche mese, quando l’effetto delle grandi vaccinazioni in corso comincerà a vedersi.
L’Unione europea ci sta pensando, su proposta del premier greco Mitsotakis, e sono sicuro che anche la Svizzera abbia colto la necessità di questo passo.
È senz’altro vero che l’effetto concreto dell’introduzione di un simile documento per chi non vuole farsi vaccinare sarebbe il mancato accesso ad alcuni eventi o servizi, ma andare a vedere una partita di calcio o un film al cinema non è obbligatorio, come non lo è prendere un aereo. Bisognerà fare delle scelte, come già ora fanno i fumatori incalliti (o viaggi, o fumi) o come da anni accade per l’accesso a certi paesi (o ti vaccini contro la febbre gialla, o stai a casa).
Ancora meglio sarebbe che un simile documento venisse concordato a livello internazionale, per quanto ci riguarda almeno tra Svizzera e Unione europea, in modo da avere poche e semplici regole valide dappertutto, utili a gestire i movimenti nel post pandemia e a cercare di garantire la sicurezza sanitaria per tutti.
Non sarà semplice, perché vi saranno resistenze in nome della libertà di non vaccinarsi, ma in questo caso sarebbero resistenze basate sull’idea che la libertà di alcuni di non sottoporsi alla protezione vaccinale valga più di quella di tutti gli altri, che chiedono condizioni sanitarie sicure. Un concetto che in un mondo davvero libero non è possibile accettare.