Alla scoperta delle bacche decorative
Difficile resistere al fascino delle bacche, coloratissime e che maturano soprattutto nelle stagioni fredde. I loro toni ci aiutano a ravvivare le nostre case e i nostri spazi verdi anche nei mesi dalle giornate più corte. Progettare e realizzare un angolo di giardino dedicato alle bacche è semplice, ma ci sono dei presupposti da cui partire.
Prima di tutto, non bisogna dimenticarsi della forma e delle dimensioni della pianta, come del suo valore ornamentale, nel corso dell’anno (e non soltanto nel periodo di fruttificazione). È quindi auspicabile scegliere specie a crescita lenta e di poco ingombro, piuttosto che selezionare i vegetali solamente in funzione delle bacche. Infatti, scelte non accurate potrebbero svilupparsi nel tempo in modo disordinato e di poco interesse. Inoltre, è consigliabile avere un buon rapporto con i piccoli mammiferi e gli uccelli che sono ghiotti di bacche.
A questo punto ci si può veramente sbizzarrire. Di piante ce ne sono davvero tante e per tutti i gusti: da esterni ma anche per balconi, terrazzi o per abbellire i nostri tavoli in casa. Basta lasciarsi ispirare dai loro tanti colori e dalle infinite possibilità di decorazione.
Agrifoglio, bacche natalizie e buona sorte
Partiamo allora dalla più celebre delle bacche, l’agrifoglio. Arbusto o albero sempreverde, può raggiungere anche dieci metri di altezza. Questa pianta dalle vivaci bacche rosse richiama il periodo natalizio. È ideale da tenere sui balconi anche tutto l’anno, in quanto non richiede particolari cure, ma solo pochi accorgimenti. Ad esempio, è bene sapere che il terriccio migliore per l’agrifoglio è quello più acido, lo stesso di ortensie e camelie. È utile anche fare attenzione alla posizione – sicuramente a mezz’ombra – e alle annaffiature. Queste vanno infatti effettuate solo un paio di volte al mese e ulteriormente ridotte nei periodi particolarmente umidi e piovosi.
L’agrifoglio è sempre stato considerato come pianta di buon auspicio che allontana le negatività, infondendo coraggio e portando buona sorte. Dagli antichi Romani agli Indiani d’America, dall’epoca precristiana fino al Medioevo, si riteneva infatti che l’agrifoglio fosse in grado di respingere gli spiriti maligni. Per questo veniva donato in occasione di matrimoni, nascite o imminenti battaglie. I suoi rami possono essere recisi e messi a seccare, diventando un "portafortuna" per le nostre case, nonché piacevoli e simpatiche decorazioni.
Profumi e sfumature del ginepro
Anche la bacche di ginepro, utilizzate nella produzione del celebre gin, si prestano molto bene per abbellire spazi interni. La loro colorazione spazia infatti dal blu al nero fino all’indaco. Resistente alle asperità dell’inverno, il ginepro è una pianta arbustiva dalle dimensioni generose, ma ne esistono anche specie nane che si possono coltivare in vaso su terrazzi e balconi. Il mantenimento è ridotto all’essenziale: poca acqua, esposizione in aperto sole e annaffiature una volta a settimana nelle stagioni umide.
Biancospino: fiori bianchi e bacche rosse
Poche attenzioni sono richieste pure dal biancospino. Questa pianta era nota agli antichi Greci come "pianta della speranza" per i bellissimi fiori bianchi che, dall’autunno, lasciano spazio a lussureggianti bacche rosse. Da innaffiare un paio di volte al mese senza esporlo in zone troppo ventose, il biancospino è ricco di flavonidi che lo caratterizzano per le virtù calmanti. Questa pianta si presta inoltre a meravigliose composizioni. Una coroncina con rafia intrecciata a ramoscelli di biancospino come appoggio per zucche bianche, è infatti un sicuro e affascinante centrotavola che riscalda i nostri pranzi autunnali.
I colori della callicarpa
Se vogliamo anticipare la stagione fredda con colori che richiamano il focolare e l’intimità, non possiamo certo dimenticare la splendida callicarpa. Pianta della famiglia verbena, presenta fiorellini rosa-violacei ed è adatta sia a esterni che a interni. Amante del sole e timorosa del freddo, la callicarpa predilige terreni ricchi di nutrienti da concimare e, soprattutto in estate, da innaffiare con regolarità. Le foglie lasciano veramente senza fiato per la loro grazia. In autunno si tingono infatti di incantevoli sfumature rosate e bronzee che le rendono perfette per affascinanti composizioni.
La gaultheria e le sue bacche
Appartenente invece alla famiglia dell’erica, la gaultheria è un cespuglio nano. La pianta si copre di fiorellini che formano delle piccole spighette, mentre le bacche, anche queste di un vivace colore rosso, sono molto corpose e copiose. Coriacea e molto resistente all’inverno, la gaultheria predilige i terreni acidi delle ortensie o azalee. L’annaffiatura va effettuata con poca acqua, solo il necessario quando il terriccio appare secco. Le sue bacche rosse sono splendide, ma anche quelle rosa e viola sono meravigliose. Un tocco di eleganza e delicatezza sulle nostre aiuole innevate o anche sui tavoli imbanditi per le feste.
I colori della skimmia
Altro arbusto con bacche rosse e lucide è la skimmia, pianta che fino a inizio autunno fiorisce con corolle minute bianche destinate a lasciare posto a decorativi frutti verdi. Anche questa resiste bene al freddo ma deve evitare le gelate. Per questo, se piantata all’esterno, è bene prediligere posizioni soleggiate e utilizzare un concime adatto alle acidofile, da innaffiare a terreno secco. Davvero ottima in composizione con altre bacche, la skimmia si presta molto bene a realizzare mazzetti rossi da puntare in coroncine autunnali.
Le bacche del vischio, simbolo di felicità
Per chi guarda invece al nuovo anno, la pianta giusta è il vischio. Sempreverde diffusa in gran parte delle aree temperate, questa pianta presenta fusto corto e molto ramificato di colore verde intenso. Si tratta di un arbusto decisamente particolare: cresce infatti come parassita alla base dei fusti sotto la corteccia degli alberi, nutrendosi della sua linfa, ma senza arrecare danni eccessivi. Per questo, le sue dimensioni rimangono contenute. I fiorellini bianco-giallastro sono la sua decisa particolarità che nel tempo ha alimentato svariate e curiose leggende.
Gli antichi ritenevano che la pianta, forse per il particolare modo in cui si sviluppa o perché ritenuta crescere alla base di alberi colpiti da fulmini, avesse un’origine divina che la rendeva idonea a preparare medicamenti soprattutto contro la sterilità o comunque da impiegare per riti magici e religiosi. Oggi è utilizzata per le decorazioni sulle porte, come simbolo di gioia, fertilità e di buon auspicio, mentre gli estratti vengono impiegati in erboristeria per favorire la guarigione da moltissime malattie.
Le bacche colorano le emozioni autunnali
L’autunno è ormai arrivato, le giornate si accorciano e il desiderio di restare più spesso in casa, magari iniziando ad accendere i nostri camini in vista dell’inverno, si fa prepotente. La voglia di guardare a nuove possibili opportunità per giardini, terrazzi, balconi o per addobbare le nostre tavole, risveglia la curiosità verso piante spesso sottovalutate, ma la cui bellezza è destinata a sbocciare proprio in questo periodo che vede appassire la maggior parte degli altri vegetali. La stagione delle bacche è alle porte: lasciamoci dunque travolgere dal fascino delle loro infinite sfumature.