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Il compost

La giusta ricetta per un terreno in piena forma

6 settembre 2021
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Il compost, più correttamente denominato “Ammendante Compostato Verde”, viene prodotto in impianti industriali che, attraverso un processo biologico controllato, degradano e trasformano in humus gli scarti organici vegetali raccolti separatamente. Recuperare gli scarti organici trasformandoli in un fertilizzante organico come il compost, rappresenta infatti un sistema efficace per contribuire in modo significativo all’uso sostenibile delle risorse ambientali.

A Taverne la piazza di compostaggio (Caiscio Compost Sagl e ComposTI SA) è da anni un sicuro punto di riferimento per queste produzioni dall’elevato valore aggiunto.

Al suo ingresso già si notano distintamente i cumuli di compost, testimonianza di un processo lungo tre fasi che vanno dalla raccolta del materiale fresco e macinazione, alla bio-ossidazione, fino alla piena maturazione. La lavorazione ha infatti una durata minima che varia dai sei agli otto mesi, il tempo necessario per ottenere un prodotto veramente di ottima qualità.

Gli usi del compost sono diversificati, spaziando dall’impiego nelle pratiche agronomiche a quelle florovivaistiche che prevedono un contatto diretto del prodotto con la radice. In agricoltura è utilizzato per la fertilizzazione del suolo, per aumentare i contenuti di sostanza organica e gli elementi nutritivi dei terreni, migliorandone le caratteristiche strutturali e biologiche. Paragonato al letame, il compost – a parità di peso – ha performance migliori: contiene il 50% in meno di acqua, il 55% in più di sostanza organica, il doppio dell’azoto e una quantità lievemente inferiore di potassio, mentre simile è il contenuto di fosforo.

ComposTI, azienda ticinese impegnata nella produzione di terricci, utilizza inoltre il compost come base per produrre diversi tipi di terricci, destinati a diverse altre pratiche professionali, nel caso specifico nei settori hobbistici di florovivaismo e paesaggismo.

Lo scopo di ComposTI è gestire in maniera virtuosa la filiera degli scarti vegetali e chiuderne il ciclo ecologico attraverso l’impiego di compost di alta qualità in miscela a prodotti specifici e innovativi. L’azienda utilizza infatti microrganismi EM®: parliamo di oltre 80 tipi di microrganismi appartenenti a ceppi diversi (batteri della fotosintesi, dell’acido lattico e lieviti) in perfetto equilibrio con funzioni rigenerative, costruttive e antiossidanti, in grado di accelerare la decomposizione dei residui organici. In sostanza escludono i patogeni, favorendo il rilascio di sostanze benefiche quali acidi organici, amminoacidi, antiossidanti e ormoni, destinati a promuovere la salute delle piante.

Inoltre ComposTi utilizza il carbone vegetale Biochar, ottenuto dalla pirolisi di residui vegetali ligno-cellulosici: una delle più promettenti ed efficaci strategie che associa la lotta al riscaldamento globale con l’incremento di fertilità e produttività. Le sue molteplici qualità includono infatti una frazione carboniosa molto stabile – che permette di stoccare carbonio nel suolo – associata a elevata porosità, buona capacità di trattenere acqua, disponibilità di nutrienti e componente biologica.

Il terriccio non si limita dunque alla sola e generica cura di fiori, ma è un prezioso alleato per qualsiasi tipo di pianta in vaso, per gli orti in cassetta o in campo per i prati. Il compost che costituisce il terriccio si caratterizza per una concimazione a lenta cessione: l’ammendante compostato verde rilascia infatti le principali sostanze nell’arco di più mesi, favorendo inoltre la corretta aerazione dell’apparato radicale e la sua gestione idrica. I componenti innovativi sono miscelati per un giusto bilanciamento nei substrati di coltivazione, perché “l’equilibrio è la ricetta giusta”.