#gaia #wwf

I ‘Rospisti’ sono di nuovo attivi

Salvataggio di anfibi lungo le strade ticinesi

Azione di ecovolontariato organizzata dal Centro Natura Valle Maggia
11 febbraio 2023
|

Dopo il letargo invernale, ecco che la primavera torna a fare capolino: le giornate cominciano ad allungarsi e le temperature sono in rialzo. Per noi sono cambiamenti appena percettibili, per gli anfibi invece sono chiari segnali: è tempo di risvegliarsi e lasciarsi trasportare dall’istinto del viaggio. Piccoli e silenziosi, sfruttano le notti umide per compiere l’incredibile migrazione che li porta verso stagni, laghetti o rive lacustri per accoppiarsi e deporre nell’acqua le preziose uova. Più che un viaggio, però, pare una corsa ad ostacoli: muretti, strade, recinzioni, marciapiedi e tombini possono rappresentare elementi insormontabili per animali grandi non più di 15 cm (Rospo comune).


Un gruppo antichissimo

Gli anfibi, i cui rappresentanti sono rane, rospi, salamandre e tritoni, sono stati la prima classe di vertebrati ad avventurarsi sulla terraferma e il loro legame ancestrale con l’acqua è ancora ben percepibile. Il loro ciclo vitale è suddiviso in due fasi e per potersi riprodurre devono necessariamente recarsi nelle zone umide (siti di riproduzione), al di fuori del periodo riproduttivo frequentano invece l’ambiente terrestre avventurandosi per boschi, siepi, prati incolti e giardini ricchi di strutture naturali (siti di alimentazione e svernamento).

Un viaggio di speranza

Per spostarsi tra questi siti gli anfibi seguono dei corridoi di migrazione. Particolarmente impressionanti sono gli spostamenti primaverili: la migrazione, che per il Rospo comune può essere lunga anche più di 2 km, è concentrata in poche notti con centinaia di esemplari che si affrettano a raggiungere le zone umide. Certo, nelle zone più discoste e negli ambienti naturali si tratta di un viaggio impegnativo ma relativamente sereno, sono però numerosi i corridoi migratori compromessi da costruzioni e artefatti antropici in cui questa spedizione d’amore si trasforma in un massacro di massa. E se è vero che l’essere umano può essere la principale minaccia per questo gruppo, può essere al contempo di grande aiuto per la sua tutela.

Caratteristiche eccezionali

Sono animali delicati e con caratteristiche davvero incredibili: ad esempio, la loro pelle è talmente fine che permette loro di respirare assimilando l’ossigeno direttamente dall’aria. Anche i liquidi vengono assorbiti per via cutanea, per questo motivo non hanno bisogno di bere. Insieme ai liquidi però assorbono facilmente anche sostanze tossiche, per questo sono particolarmente sensibili all’inquinamento ambientale. Per orientarsi gli anfibi si avvalgono di diverse strategie. Rospi e tritoni riconoscono l’odore del loro habitat natale anche a qualche km di distanza, mentre rane verdi e raganelle possono ascoltare i canti degli esemplari che hanno già raggiunto le pozze d’acqua. Alcuni studi hanno dimostrato che anche il campo magnetico e la posizione delle stelle possono essere sfruttate per trovare la giusta strada.

Le azioni di salvataggio

Durante la migrazione gli anfibi si trovano confrontati con mille ostacoli. Laddove è possibile vengono attuate delle misure per mitigare la mortalità, come ad esempio la posa di barriere fisse che convogliano gli individui nei sottopassi per anfibi. Purtroppo però si tratta spesso di soluzioni costose o addirittura impossibili da attuare, ed è qui che entra in gioco il prezioso operato delle volontarie e dei volontari.

Le prime morìe di massa di anfibi lungo le strade si sono registrate a partire dagli anni 70. Da allora in tutta la Svizzera vengono organizzate diverse azioni di salvataggio che vedono coinvolti volontari affiancati e supportati da istituzioni e associazioni. Questa stretta collaborazione ha portato a risultati davvero incredibili: si stima che ogni anno circa 270’000 esemplari vengano salvati dalle strade.

Il volontariato in Ticino

Anche il Ticino ha le sue incredibili squadre di Rospisti. Nel nostro cantone le prime azioni hanno avuto luogo verso la fine degli anni 90: inizialmente si trattava soprattutto di interventi spontanei, attuati da persone appassionate di natura e sensibili alle tematiche ambientali. Oggi, dopo quasi 40 anni di attività, le azioni di volontariato sono coordinate grazie alla sinergia di diversi attori: attualmente in Ticino sono presenti 16 gruppi di volontari dislocati in altrettanti siti di intervento, per un totale di circa 80 persone coinvolte. Il WWF si occupa di sensibilizzare la popolazione, reclutare nuove leve e funge da punto di riferimento per i volontari impegnati nelle azioni di salvataggio, mentre il supporto scientifico viene garantito dal KARCH (Centro di Coordinamento per la Protezione degli Anfibi e dei Rettili in Svizzera). L’Ufficio della Natura e del Paesaggio, in qualità di ente cantonale preposto alla protezione della natura, garantisce il supporto necessario per la tutela di questi animali.

In Ticino sono noti una quarantina di tratti stradali problematici per gli anfibi, ma a causa della carenza di volontari solamente in 16 di questi sono attivi gruppi di salvataggio.

Rospisti in azione!

Ma cosa fa esattamente un volontario? L’attività principale dei Rospisti si svolge al calar della notte, tra febbraio e aprile, in particolare quando è umido e relativamente caldo (temperatura superiore a 5 °C). Queste sono le condizioni ideali per la migrazione e nelle notti particolarmente favorevoli si possono trovare decine e decine di rane e rospi in viaggio. In alcune zone sono frequenti pure gli incontri con le salamandre, mentre i tritoni sono più difficili da osservare. Le volontarie e i volontari pattugliano la strada, raccolgono gli esemplari e li trasportano sull’altro lato della carreggiata, rilasciandoli nuovamente liberi di proseguire il loro incredibile viaggio.

In alcuni siti vengono pure montate delle barriere lungo la carreggiata. Questi elementi in plastica alti poco più di 40 centimetri impediscono agIi anfibi di riversarsi sulla strada e facilitano l’operato dei volontari e delle volontarie. Infatti bloccando l’attraversamento degli animali i Rospisti possono pattugliare in sicurezza lungo la barriera senza aver la fretta di togliere animali dalla strada. La posa e la rimozione di queste strutture viene organizzata dai volontari, questi momenti si trasformano in belle occasioni per conoscere altre persone che nutrono la stessa passione per la natura!

Un ruolo attivo nella conservazione
della biodiversità

Nelle notti di pattugliamento i Rospisti tengono il conteggio degli anfibi soccorsi, specificando il numero di individui e la direzione in cui sono stati trasportati. Alla fine della stagione migratoria tutti i dati vengono centralizzati ed è così possibile avere una panoramica quantitativa a livello cantonale. Questi conteggi vengono svolti sistematicamente a partire dalla fine degli anni 90 e la serie di dati raccolta mostra un andamento preoccupante: se nei primi anni venivano salvati 18’000 esemplari, questo numero è sceso a soli 3’500 individui soccorsi nel 2022. Questo calo di osservazioni è in parte dovuto al risanamento di alcuni tratti (posa di barriere fisse accompagnate da sottopassi) che rendono gli anfibi autonomi negli spostamenti, ma purtroppo le popolazioni hanno subito una grave contrazione a causa del degrado ambientale, della distruzione delle zone umide e della frammentazione territoriale. Questi dati sono estremamente preziosi per individuare i siti maggiormente compromessi e poter promuovere delle azioni mirate di tutela. Anche le condizioni climatiche sfavorevoli durante il periodo migratorio (scarsità di piogge, giornate asciutte e ventose) influiscono negativamente sulla migrazione e quindi sul successo riproduttivo.

A tu per tu con un volontario

Oltre ad essere una buona occasione per stare all’aperto e scoprire la natura in un periodo in cui altrimenti staremmo in casa, scegliere di aiutare attivamente gli anfibi durante la migrazione è un’ottima opportunità per contribuire alla tutela della biodiversità.

Tuttavia, non è un’attività priva di insidie: i pattugliamenti si svolgono perlopiù negli orari serali, al buio e lungo tratti stradali generalmente trafficati. Le volontarie e i volontari portano la mantellina catarifrangente ben visibile, dispongono di pile e si attengono scrupolosamente alle indicazioni di sicurezza che sono state date dal responsabile del sito.

L’invito a tutti gli automobilisti è quello di prestare attenzione alla segnaletica allestita appositamente per rane e rospi, in particolare durante le sere in cui piove o è molto umido. Naturalmente il rispetto non deve essere rivolto solo alla piccola fauna ma pure ai volontari che pattugliano i tratti stradali, vi invitiamo quindi ad adeguare la velocità e a sensibilizzare amici e parenti riguardo a questa tematica!

Dedicare il proprio tempo alla salvaguardia di rane e rospi è un’attività da intraprendere con serietà e che porta con sé molte soddisfazioni. Ce lo conferma Denis Ansermini, il responsabile dei 3 siti di salvataggio del Mendrisiotto, con la sua testimonianza.

"Ho cominciato a fare attività di ecovolontariato con WWF perché sentivo il bisogno di rendermi utile e aiutare il nostro pianeta. Il volontariato ci aiuta a responsabilizzarci, ci porta a conoscere nuove persone, è divertente e rilassante. L’attività che preferisco è il salvataggio degli anfibi. Ad essere sincero io avevo paura degli anfibi, soprattutto dei rospi. Mi sono però fatto coraggio e ho messo al primo posto la vita di questi animaletti. Ora, dopo 3 anni di volontariato in queste attività di salvataggio, ho scordato perché ne avevo timore e quando li aiuto ad attraversare la strada mi si riempie il cuore di gioia".

Gli anfibi sono in difficoltà (ricordiamo che 14 delle 19 specie presenti in Svizzera sono minacciate di estinzione!) e hanno bisogno della nostra tutela. Le azioni di salvataggio sono possibili solo grazie all’impegno di volontarie e volontari che si mettono a disposizione per la protezione di questi incredibili animali.

I siti in cui sono già attivi gruppi di volontari e in cui si cercano Rospisti sono: Meride, Somazzo, Castel San Pietro, Riva San Vitale, Camorino, Caslano, Barbengo, Origlio, Sorengo-Muzzano, Magadino, Lumino, Lodano, Moleno-Preonzo, Gnosca e Vogorno. Se anche tu vuoi attivarti nella tua regione, puoi contattare la responsabile del WWF lisa.boscolo@wwf.ch.