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A Natale cambia menù

Alcuni consigli per un Avvento green

Decorazioni natalizie fai da te!
14 dicembre 2020
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Si avvicina il Natale e per tutti sarà un po’ diverso. Non ci saranno le grandi cene con i nonni, gli zii, i parenti. Sarà una festa più discreta, più piccola. Quindi perché non puntare ad una cena più leggera. Celebriamo il Natale pensando a cosa è essenziale nelle nostre vite. Perché non provare un menù più green, ecosostenibile, con verdure, legumi e cereali. Diversifichiamo e rinunciamo alla carne o al pesce per questa volta. Essendo in pochi si possono provare nuove gustose ricette. Inoltre, in questo modo si contribuisce alla sicurezza alimentare e a uno stile di vita sano, che rispetta la biodiversità, gli ecosistemi e usa in modo efficiente le risorse naturali (e umane). Basta ricordare che la biodiversità fornisce servizi ecosistemici fondamentali per la produzione alimentare, tra cui l’impollinazione, la creazione e il mantenimento della fertilità dei terreni, il controllo dei parassiti, la regolazione del ciclo idrico, i sink di carbonio e l’habitat per la fauna selvatica. Tutti questi fattori rendono i sistemi alimentari più resilienti agli shock e ai diversi tipi di stress, inclusi quelli causati dai cambiamenti climatici.

Un Avvento ecosostenibile

Se ancora siete alle prese con le decorazioni, la ricerca di regali o piccoli consigli su come rendere felice i vostri cari (lontani o vicini che siano), allora ecco a voi alcuni consigli. Per quanto riguarda le decorazioni, usate materiali naturali. Basta fare una passeggiata nel bosco per trovare rami e pigne di abete, che faranno la loro figura se usati come centrotavola o come decorazioni per la porta di casa. Per l’albero vi consigliamo di fare essiccare qualche fettina d’arancia e appenderla. Prendete un vecchio giornale e create con i vostri figli fiocchi e stelle. Avete la sensazione che manchi un regalo? Questo è un consiglio che vi diamo ogni anno, eppure, non passa mai di moda: donate gioia, tempo, esperienze. Regalate momenti preziosi ai vostri figli, raccontate loro una storia natalizia, inventatela con loro se volete. Regalate una cena a chi amate (se vegetariana è ancora meglio) oppure prendetevi il tempo e fate un gioco di società. Fate una chiamata a quell’amica che non sentite da tanto, ai vostri genitori, a chi vi sta più a cuore, ma che al momento non può essere accanto a voi e ascoltate. Per gli auguri di Natale, se volete scrivere un biglietto, allora fate attenzione che sia su carta ecologica oppure sbizzarritevi e create il vostro biglietto personalizzato. E per il pranzo di Natale usate prodotti deliziosi e sostenibili: l’inverno offre una ricca scelta di verdure di stagione come la barbabietola, la pastinaca o il cavolo, che sono eccellenti come piatto principale. Chi invece proprio non vuole rinunciare alla carne, allora dovrebbe prediligere prodotti biologici certificati, per il bene degli animali e dell’ambiente.

La Nocciolaia

Ogni settimana Ficedula ci presenterà un uccello invernale, che può essere visto in Ticino. Oggi parleremo della Nocciolaia. La Nocciolaia è il Corvide dal piumaggio “a pois” dei nostri boschi di montagna, che si può vedere principalmente nel Sopraceneri, ma anche fino al Monte Generoso. Il nome scientifico della specie, Caryocatactes, deriva dal greco e significa “schiaccianoci”, in riferimento alle abitudini alimentari di questi uccelli. È un animale di discrete dimensioni, misura infatti 32-34 cm di lunghezza, per 124-220 g di peso ed ha un’apertura alare di 52-58 cm.
La Nocciolaia ha l’aspetto robusto, una grossa testa arrotondata con becco forte e allungato. Il piumaggio inconfondibile è color bruno-cioccolata a pois bianchi. Anche il sottocoda è di colore bianco puro e si può vedere facilmente.
L’habitat della Nocciolaia è rappresentato dalle pinete e dai boschi montani sempre a prevalenza di conifere. La dieta è composta in massima parte da pinoli: questi uccelli visitano di preferenza le specie con pinoli più grossi e meno laboriosi da estrarre (pino cembro, abete bianco, peccio). Come è intuibile dal nome comune in italiano, sono anche ghiotte di nocciole.
In autunno la Nocciolaia estrae i pinoli dalle pigne di Pino cembro, li immagazzina in gran numero nel sacco golare posto sotto la lingua e li trasporta in nascondigli quale riserva. Si stima che ogni uccello raccolga tra 30’000 e 100’000 pinoli l’anno!
La Nocciolaia ha una memoria prodigiosa. Si stima che ogni inverno oltre l’80% dei semi nascosti vengano ritrovati! Non riuscendo a ritrovare o a consumare tutti i semi che ha interrato, questo uccello contribuisce alla dispersione e alla ricrescita di nuovi alberi.

Pronti con eventi più sostenibili

“Sensibilizzare e informare gli organizzatori di manifestazioni, eventi e feste al fine di incentivare l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili e sostenibili”: così chiedeva, nel 2019, una petizione promossa dal WWF Youth diretta a Cantone e Comuni ticinesi, elencando i relativi vantaggi ecologici ed economici di una tale conversione “green”. Uno studio scientifico promosso dal Dipartimento del Territorio in collaborazione con l’Azienda Cantonale dei Rifiuti ha ora confermato ciò che già era stato sottolineato dai promotori della petizione: le stoviglie riutilizzabili sono la scelta migliore a livello ambientale, a patto che il numero di utilizzi venga massimizzato (più di 15 volte) e che vengano scelti materiali appropriati. Il WWF Youth non può che essere soddisfatto dell’impegno politico nel valutare alternative più sostenibili rispetto alle ancora troppo gettonate stoviglie di plastica monouso, e nell’offrire un supporto scientifico per migliorare l’impatto ambientale di piccoli e grandi eventi organizzati sul nostro territorio. I risultati di questo “ecobilancio”, si spera, contribuiranno a diffondere un nuovo approccio al tema, con linee guida efficaci anche per chi si trova nell’impossibilità di adottare un sistema di stoviglie riutilizzabili. Dopo l’approvazione in Gran Consiglio di una mozione relativa al divieto di impiegare stoviglie di plastica monouso durante eventi (divieto che entrerà in vigore a partire dal 2023), il Consiglio di Stato ha fatto un ulteriore passo avanti per aiutare i diretti interessati, gli organizzatori, a fare scelte sempre più ponderate e sostenibili.