Grande reazione delle ragazze di Apostolos Oikonomou sul campo del capolista Neuchâtel, che (a fatica) riesce a spuntarla soltanto al tiebreak
Reduci dalla brutta partita contro il Düdingen, a Neuchâtel le ragazze di Oikonomou sono chiamate alla riscossa contro un avversario che negli ultimi anni domina la scena nazionale. Ma già dopo pochi minuti è chiaro che il Lugano è ben altra squadra rispetto a quello di sabato: potenti al servizio, precise in ricezione ed efficaci in attacco, le bianconere fanno gara pari alle blasonate avversarie e piazzano nel finale di set il break vincente. Anche nel secondo set le due squadre giocano punto a punto, ma è il Nuc a piazzare lo spunto per pareggiare la contesa.
La sfida è avvincente, le due squadre mostrano ottimi scambi, le bianconere si esaltano e mettono le rivali alle corde, costringendole a concedere il terzo set. Colpite nell’orgoglio, Trösch e compagne aumentano ritmo e precisione nel quarto set scavando subito un divario che non viene più recuperato; vista la malaparata, il tecnico delle ticinesi dà un‘occasione alle seconde linee, permettendo alle titolari di risparmiare le forze per il set finale dove la tensione è palpabile: le ospiti vedono la possibilità di espugnare la Riveraine e iniziano il tiebreak con il piglio giusto, portandosi in vantaggio di due lunghezze, ma il Neuchâtel prima si rifà sotto e poi va in vantaggio, fino all’8-5 al cambio campo. Sul 9-5, però, le gasatissime luganesi recuperano, riportando il set 9-9: la palestra è una bolgia e il Lugano arriva ad avere due match point che però non sfrutta, così il decisivo ed emozionante set si chiude sul 17-15 per la capolista.
Classifica: 1. Neuchâtel Uc 9/25 (27-7). 2. Düdingen 8/22 (23-6). 3. Lugano 9/18 (21-12). 4. Kanti Schiaffusa 8/14 (17-13). 5. Cheseaux 8/11 (13-14). 6. Volero 8/10 (12-15). 7. Aesch Pfeffingen 8/9 (9-15). 8. Franches Montagnes 8/7 (11-20). 9. Gineva 8/7 (10-21). 10. Toggenburgo 8/0 (4-24).