La quindicenne di Krasnojarsk mette le mani sull'undicesima edizione dell'Axion Open. ‘La più bella di sempre’, per Matteo Mangiacavalli
La quindicenne Mirra Andreeva è la campionessa dell’11ª edizione dell’Axion Open (torneo da $60.000 dell'ITF Women's Tennis Tour). Grande spettacolo sul Centrale del Tennis club Chiasso, gremito per l’atto conclusivo che ha visto la tennista di Krasnojarsk superare la svizzera Céline Naef per 1-6 7-6(3) 6-0. Il dream match tra teenager non ha tradito le attese e ha riservato diverse sorprese al tantissimo pubblico giunto dalla Svizzera e dalla vicina Italia. Prima di alzare al cielo il trofeo, Andreeva ha infatti annullato tre match point alla rivale elvetica. Si ferma sul più bello la settimana di Naef, che fallisce l’appuntamento con il terzo trionfo stagionale, ma raccoglie altri punti fondamentali per il ranking WTA, che da lunedì la vedrà alla posizione 219. Nuovo best ranking anche Andreeva, che avvicina l’obiettivo di poter giocare le qualificazioni del Roland Garros con l’ingresso in top 250.
Dalle qualificazioni al titolo, Mirra Andreeva alza il trofeo al primo torneo professionistico della sua stagione. A causa della giovane età la quindicenne infatti può disputare solo dieci tornei ITF/WTA prima di compiere sedici anni. Questo rende ancora più impressionante il palmares della più giovane delle sorelle Andreeva che battendo Céline Naef si è aggiudicata il quinto titolo ITF della carriera. “È stato un match durissimo. Nel primo set Céline ha giocato alla grande e non ho potuto fare niente - racconta Andreeva dopo essersi imposta per 1-6 7-6(3) 6-0 -. Poi ho provato a giocare un tennis più offensivo, in qualche modo ho recuperato e ho annullato tre match point. Sono veramente felice di questo trionfo perché a livello junior quest’anno ho perso tre finali e ad un certo punto ho pensato “Sta accadendo di nuovo dannazione”. Questa rimonta significa molto per me”. Dall’esordio nel tabellone cadetto il lunedì, Andreeva ha guadagnato la simpatia ed i consensi del pubblico ticinese. Per tutta la settimana la giovane adolescente è stata protagonista dei selfie di raccattapalle e giovani spettatori, che l’hanno sostenuta in ogni match: “Sono stata benissimo a Chiasso. Dal primo giorno hanno tutti tifato per me, non so il motivo ma voglio ringraziarli. Obiettivi? In ogni torneo sarà lo stesso, quello di provare a vincere. Non penso alla classifica o ad altre cose”. Tra poche settimane Mirra Andreeva avrà la grande occasione di giocare in main draw il WTA 1000 di Madrid, per il quale riceverà una wild card. Nonostante la sconfitta archivia una grande settimana anche la rossocrociata Céline Naef. Ai nastri di partenza grazie ad una wild card, l’atleta classe 2005 si è lasciata andare in un pianto dopo la sconfitta, ma già a partire da lunedì potrà trarre insegnamenti e benefici dal grande torneo disputato.
Il tutto esaurito degli ultimi due giorni è la testimonianza diretta del successo dell’11ª edizione dell’Axion Open torneo che, dopo l’upgrade a $60.000 di montepremi del 2022, sta continuando a crescere. “Questa settimana è andata oltre le aspettative - il bilancio del direttore della rassegna Matteo Mangiacavalli -. La manifestazione è stata impreziosita dalla presenza di Svitolina, giocatrice di caratura mondiale. In generale però abbiamo avuto un grande entry list, come testimonia la folta presenza di pubblico anche dopo la sconfitta di Elina. Ringrazio Swiss Tennis e l’ITF che stanno dando continuità al nostro torneo. Poi naturalmente ringrazio il main sponsor Axion Swiss Bank che ci supporta ogni anno e gioca un ruolo fondamentale, insieme agli altri sponsor, per la riuscita dell’evento”. La finale tra stelle del futuro è stata la degna conclusione di una grande settimana, che riempie d’orgoglio Mangiacavalli ed il Tennis Club Chiasso: “Paradossalmente Svitolina ce la siamo un po’ dimenticata. Naef e Andreeva hanno catturato tanta simpatia e portato sugli spalti molto pubblico, il clima della finale è stato fantastico. Questo torneo è un momento di unione per il circolo e permette a tanti ticinesi di appassionarsi alla disciplina”.