Al vaglio degli organizzatori dello Slam statunitense molte misure di prevenzione per permetterne il regolare svolgimento tra il 31 agosto e il 13 settembre
Gli organizzatori degli Us Open non intendono lasciare nulla al caso nel tentativo di mandare regolarmente in scena quello che sarebbe il secondo Slam della stagione del tennis (31 agosto-13 settembre) dopo il rinvio del Roland Garros e l'annullamento di Wimbledon. Un'eventualità che viene presa in considerazione è un tampone al quale verrebbero sottoposti giocatrici e giocatori, che dovrà naturalmente dare esito negativo. Al vaglio anche dei voli con compagnie aeree partner dell'evento, con charter per raggiungere New York da Parigi, Vienna, Francoforte, Buenos Aires e Dubai, la limitazione del numero di persone che accompagnano i tennisti, mettendo a loro disposizione fisioterapisti e massaggiatori. Inoltre, a giocatrici e giocatori verrebbe imposto di recarsi alle strutture di Flushing Meadows solo nel giorno dei rispettivi impegni in campo.
La federazione americana, intenzionata a ridurre anche il numero di giudici di linea e raccattapalle, si pronuncerà sulla disputa o meno del torneo entro la fine del mese, forse già tra due settimane.