Il penultimo appuntamento della stagione premia Ledecka: Brignone e Hütter non riescono a rubare il pettorale rosso alla ticinese
Le atlete in corsa per la coppetta di specialità erano ancora tre, ma Lara Gut-Behrami è riuscita a respingere il tentativo di attacco di Cornelia Hütter e Federica Brignone difendendo in questo modo il pettorale rosso di leader conquistato anche l'anno scorso. Nel superG delle finali di Saalbach la ticinese (liberatasi dal peso della generale) non è stata perfetta, lasciando qualcosina in termini di linea soprattutto nel tratto centrale, piazzandosi comunque settima a +0"52 da una strepitosa Ester Ledecka. Le dirette contendenti, appunto l'italiana e l'austriaca, hanno invece chiuso in seconda e quinta posizione mancando così il sorpasso in classifica: sono rispettivamente 30 e 60 i punti che separano Brignone e Hütter da Gut-Behrami. A completare il podio è invece stata Kajsa Vickhoff Lie.
La 32enne, impostasi in tre gare su nove in questa stagione (chiudendo altre tre volte fra le migliori tre), ha dunque messo in bacheca il quinto globo di cristallo nella specialità, l'ottavo in assoluto, eguagliando altri due mostri sacri del Circo bianco che rispondono al nome di Katja Seizinger e Lindsey Vonn. In casa rossocrociata solo Vreni Schneider (6 titoli in slalom e 5 in gigante) era finora riuscita a conquistare almeno cinque titoli nella stessa disciplina. "Non sono le condizioni, in cui mi esprimo al meglio e, infatti, ho sbagliato un paio di linee nel tratto centrale: su carta è ‘solo’ un settimo posto, ma, personalmente, ritengo che è stata una delle migliori prove sul molle", ha commentato ai microfoni della Rsi. Una volta superato il traguardo è iniziato il toto punti: "La coppa premia la costanza: posso recriminare l'eliminazione a pochi metri dall'arrivo a Val d'Isère, ma la solidità dimostrata anche in condizioni non semplici mi rende orgogliosa".
Domani la ticinese punterà a raggiungere l'ennesimo traguardo stagionale in discesa. La sciatrice di Comano vanta un vantaggio di 68 punti su Stephanie Venier. "È un'altra opportunità: quella che volevo assolutamente è in bacheca, il superG è la mia disciplina preferita, mentre la coppetta nella libera sarebbe una soddisfazione incredibile in quanto dimostrerebbe che è possibile vincere anche senza rischiare l'inverosimile; dovrò essere precisa ogni centimetro, sfruttando le sensazioni di oggi per cercare di fare un ottima gara". La ticinese non ha inoltre mancato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa in merito alla turbolenta questione del suo preparatore atletico.
Altre due rossocrociate erano in lizza in questo ultimo superG dell'inverno, ma solo Michelle Gisin è riuscita a chiudere in zona punti. L'obvaldese ha chiuso tredicesima a 1'03" da Ledecka, che si è fatta un bel regalo alla vigilia del suo ventinovesimo compleanno festeggiando il quarto successo in Coppa del mondo. Dal canto suo Jasmina Suter non si è piazzata in ultima posizione, 19esima a 1'70" dalla ceca.