Corinne Suter lancia la stagione di velocità, con un quinto posto nel primo allenamento di Zermatt. ‘Felice che non ci siano grandi eventi questo inverno’
Se agli uomini settimana scorsa è andata decisamente male, con una sola prova sulla Gran Becca di Zermatt-Cervinia e l'annullamento delle due discese previste, anche alle donne il meteo sta decisamente mettendo il bastone tra le ruote, visto l'annullamento dell'allenamento del mercoledì. La conoscenza della pista è dunque minima, anche per le svizzere che spesso si trovano nella stazione vallesana ad allenarsi, come conferma la capofila della squadra di velocità Corinne Suter: «La pista non la conosco per nulla, visto che in estate sciamo solo nella parte superiore. Ho comunque guardato il video dell'allenamento degli uomini, che però non è molto indicativo per la linea, visto che il nostro tracciato è un po' diverso, ma solo per vedere come si presenta il pendio. Non è dunque sufficiente per farsi una chiara idea, ma la pista mi sembra bella, con un paio di salti interessanti».
Dopo questa doppia gara voi velociste avrete tre settimane di pausa, visto il ritiro di Lake Louise… «È un vero peccato. Il periodo in Nordamerica, compresa la preparazione a Copper Mountain, è sempre un buon ambientamento alla stagione e all'inverno, inoltre è più facile fare confronti con le altre nazionali e valutare così il proprio stato di forma. Mentre adesso non ho idea del punto a cui mi trovo, per cui la tensione è maggiore rispetto al solito». L'allenamento del giovedì ha intanto dato delle buone risposte alla svittese, quinta e miglior svizzera, a poco meno di un secondo dalla più veloce, l'austriaca Christina Ager. Questi numeri sono in ogni caso da prendere con le pinze, sia perché non tutte le atlete hanno forzato (tra cui Lara Gut-Behrami, quarantunesima a 3”93), sia perché le velocità rilevate (fino a 147 km/h) hanno fin da subito destato qualche perplessità e infatti, nemmeno un'ora dopo la fine dell'allenamento il cronometrista ufficiale ha ammesso il problema.
Dopo il debutto stagionale nel gigante di Sölden c’è ancora stato tempo per un campo d'allenamento di velocità a Saas-Fee, com’è andato? «Sono stati tre giorni molto importanti, le condizioni erano di neve morbida, avendo nevicato parecchio nelle settimane precedenti».
Nella scorsa stagione avevi iniziato bene, prima di una pesante caduta a Cortina, ma nonostante il poco tempo di recupero ai Mondiali hai comunque colto la medaglia di bronzo. Una storia a lieto fine? «Ripensandoci sì, sebbene sia stato un periodo molto intenso, visto che gli alti e bassi costano energia. Con distacco posso dire di aver accumulato esperienza, si dice sempre che si impara di più nelle sconfitte. Non mi attendevo di certo che i Mondiali andassero così bene, ma non ho veramente potuto recuperare fino al termine della stagione, quando è svanita tutta la pressione. Dopo la caduta è stato difficile concentrarsi al massimo e ritrovare la fiducia. Nel corso degli anni ho acquisito una fiducia di base nelle mie capacità, ma accontentarsi di credere che tutto andrà bene non basta, per essere davanti ci vuole anche moltissimo lavoro e una caduta come quella di Cortina rende il tutto molto più difficile».
Questo inverno invece non ci sono in programma grandi eventi, nei quali hai sempre ottenuto buoni risultati… «Ma devo dire che sono contenta, voglio provare a essere costante per tutta la stagione, evitando quegli alti e bassi che fanno perdere energia».
Un altro dei temi di questa stagione è la lotta contro la sciolina al fluoro, che ha già fatto una vittima, Ragnhild Mowinckel: «È qualcosa che fa riflettere, sfortunatamente è stata la prima vittima di questa nuova regola, ma non credo che sarà l'unica. Spero che il sistema di controllo messo in atto sia buono, lo scopo è vietare un certo tipo di cera, non scatenare una sequela di squalifiche. Perlomeno possiamo far verificare gli sci dalla Fis già la sera prima, questa procedura mi rassicura».
Nel 2026 ci saranno le Olimpiadi di Cortina e l'anno successivo i Mondiali di Crans-Montana, i tuoi programmi arrivano fino a lì? «Sono ancora due eventi un po’ lontani nel tempo. Ma in questo momento mi sento molto bene, sia a livello fisico, sia a livello psicologico. Fino a quando avrò piacere a farlo continuerò a competere. Negli ultimi anni ho potuto realizzare i miei sogni d'infanzia, ho potuto festeggiare numerose e belle vittorie, non è una cosa scontata. Vedo tante sciatrici che investono tanto quanto me in questa disciplina, non vincere. Per me è un privilegio avere così tanto successo facendo ciò che amo».