Nella tormenta di Palisades vince il sempre più sorprendente greco Ginnis, poi squalificato per aver inforcato. Trionfo norvegese, svizzeri bravi a metà
Una settimana dopo lo smacco ai Mondiali in Francia, gli slalomisti rossocrociati tornano a giocare un ruolo di primo piano in California, nello speciale di sul pendio di Palisades Tahoe. Dove, al termine della prima manche ci sono ben tre rossocrociati tra i primi dieci classificati, e si tratta di Daniel Yule (secondo, staccato di soli 0’’07 dal campione olimpico Clément Noël), di Loïc Meillard (sesto a 0’’21) e Ramon Zenhäusern (nono a 0’’49).
Sul secondo tracciato, però, le condizioni diventano quasi proibitive per i protagonisti, siccome sulla stazione sciistica californiana i fiocchi di neve continuano a cadere con sempre maggior insistenza. E la cattiva visibilità è forse all’origine dell’errore costato parecchio a Ramon Zenhäusern, che fino all’ultimo intertempo aveva ancora quasi 40 centesimi sul norvegese Steen Olsen, e nel finale, dopo una frenata improvvisa, perde d’un sol colpo ben otto decimi. Stesso destino per Loïc Meillard, che parte benissimo aumentando leggermente il suo vantaggio sullo scandinavo, ma nella seconda parte del tracciato il vallesano è a sua volta costretto a perdere inesorabilmente terreno. L’unico a riuscire a rivaleggiare con Steen Olsen è il nuovo fenomeno, il greco Alexander John Ginnis, che stringe i denti fino alla fine e riesce a salvare un misero centesimo.
Niente da fare, invece, per Daniel Yule che dopo l’ottima prima manche nella tempesta californiana va letteralmente alla deriva, e dopo aver perso sette decimo subito nei primi metri di gara, cola letteralmente a picco, tagliando il traguardo addirittura con un ritardo di un secondo e mezzo. Così a imporsi è il sempre più sorprendente Aj Ginnis, che chiude con un centesimo (appunto) su Steen Olsen e sei sull’altro norvegese sei centesimi di vantaggio sull’altro norvegese Haugan.
Quando tutto sembra deciso, però, dal circuito televisivo internazionale ecco spuntare un replay dal quale si intuisce che, a un certo punto, il greco Ginnis abbia infocato. Tuttavia, le immagini sono talmente disturbate dall’abbondante nevicata che per la giuria non è semplice prendere una decisione. Infatti passano oltre venti minuti prima che, infine, venga presa una decisione, ed è sfavorevole al greco naturalizzato statunitense, che viene tolto dalla classifica mentre la vittoria è assegnata a Steen Olsen, il quale festeggia il suo primo trionfo in Coppa del mondo. La nuova gradutoria fa naturalmente guadagnare una posizione non soltanto all’altro norvegese Timon Haugan (secondo a 0’’05) e al bulgaro Albert Popov e al francese Clément Noël, terzi a pari merito, ma pure al nostro Zenhäusern, sesto e migliore degli svizzeri.