La prima discesa libera del Lauberhorn, su un percorso accorciato, premia il norvegese, ma il giovane nidvaldese stupisce ancora
Non finisce più di stupire, Marco Odermatt. Il giovane fenomeno elvetico si è classificato al secondo posto nella prima discesa del Lauberhorn, su un percorso leggermente ridotto rispetto all’integrale in programma domani. Alla sua prima libera a Wengen, Odermatt ha chiuso alle spalle del norvegese Alksander Aamodt Kilde, invertendo di fatto i primi due posti rispetto al superG di giovedì, vinto dal rossocrociato davanti al norvegese. Al terzo posto il bernese Beat Feuz a 0”30.
Odermatt ha concesso 19 centesimi a Kilde, dopo avergliene strappati 23 nella prova di superG. Per l’obvaldese si tratta del secondo podio consecutivo nella prova regina dello sci, dopo quello ottenuto a Bormio. Un risultato che porta il totale stagionale dei podi a 10 in 14 gare disputate. Il fenomeno di Hergiswil ha compiuto un ulteriore passo avanti anche in discesa libera, disciplina che non è esattamente la sua prediletta. Imperiale nella S-Kernen finale, ha domato con grande sicurezza un percorso che, per quanto accorciato di circa un chilometro rispetto a quello originale, scopriva per la prima volta.
È tornato al suo abituale livello, invece, Beat Feuz, dopo un’uscita di pista a Bormio (merce molto rara per un regolarista come lui) e un superG nel quale ha evitato per miracolo una rovinosa caduta. E non è detto che il bernese abbia dato fondo alle sue possibilità, potrebbe aver riservato il meglio per la “vera” discesa del Lauberhorn, quella in programma domani e già vinta tre volte. Un quarto successo gli permetterebbe di diventare il recordman assoluto, lasciandosi alle spalle l’austriaco Franz Klammer.
Buona la prestazione di Carlo Janka, alla sua penultima gara in Coppa del mondo. Il grigionese, che domani appenderà gli sci al chiodo, ha chiuso all’undicesimo posto con un ritardo di 1”19 da Kilde.