Lo svizzero è stato vittima di un volo spaventoso sull'ultimo salto quando era lanciato a quasi 150 all'ora, dove nel 2009 cadde Daniel Albrecht
Momenti di grande paura oggi nella discesa di Kitzbühel, quando lo svizzero Urs Kryenbühl si è schiantato in uscita da un lungo salto. Un salto spesso oggetto di critiche, in ragione della sua pericolosità. È proprio lì che, esattamente lo stesso giorno del 2009, un altro rossocrociato fu protagonista di uno spaventoso incidente. Allora Daniel Albrecht fece un volo terribile nella seconda prova della discesa e rimase per tre settimane in coma artificiale. E nello stesso punto giovedì, nel secondo allenamento era caduto il francese Johan Clarey.
Urs Kryenbühl stava sciando a quasi 150 chilometri all'ora, quando ha perso l'equilibrio in volo sbilanciandosi in avanti. Il 26enne ha ricevuto i primi soccorsi sulla pista, sotto gli occhi preoccupati di Beat Feuz e di tutti i (pochi, vista la pandemia) presenti ed è stato trasportato in elicottero all'ospedale distrettuale St. Johann. Le prime informazioni rilasciate da Swiss Ski avevano indicato che Kryenbühl fosse cosciente e reattivo; avesse riconosciuto il suo allenatore Simon Rothenbühler e si ricordasse il suo numero di partenza. In serata la Federazione svizzera di sci ha comunicato ha subito una lacerazione del legamento crociato e mediale del ginocchio destro, si è rotto una clavicola e soffre di una commozione cerebrale. Dovrebbe tornare in Svizzera domani.