Il bernese non ha brillato, ma tanto è bastato per rintuzzare l'attacco di Dominik Paris, straordinario anche a Soldeu ma 'solo' secondo nella classifica finale
«Ho avuto la meglio in due duelli palpitanti – ha ricordato Beat Feuz stilando il bilancio della sua annata culminata nella conquista della coppa del mondo di discesa –, lo scorso anno contro Aksel Lund Svindal, stavolta con Dominik Paris. In questa stagione, però, ho fatto corsa in testa e nel finale avevo un po’ meno di pressione addosso. Paris però è sempre più vicino... La mia regolarità è stato un atout vincente. Un po’ di tensione l’avvertivo, come prima di ogni corsa, ma sapevo bene cosa fare. Non ho speculato un solo istante sul dodicesimo posto che sarebbe stato sufficiente per impormi».
Nonostante una prova non impeccabile, il bernese ha rintuzzato l'attacco portatogli dall'italiano Dominik Paris, dominatore del finale di stagione in discesa, e straordinario anche a Soldeu: Feuz (sesto) ha conquistato il globo di cristallo della discesa, difendendo così il titolo conquistato anche nella passata stagione. Vantava 80 punti di margine nei confronti del formidabile azzurro, vincitore di giornata ma 'solo' secondo nella classifica finale della libera.Â