Nel primo tempo dell'ottavo di finale contro la Svezia i rossocrociati provano a fare la partita ma si scontrano contro l'organizzazione svedese
L'ottavo di finale tra Svizzera e Svezia si deciderà nei secondi 45 minuti o oltre (supplementari e rigori), visto che dopo un primo tempo in cui sono stati gli svedesi ad avere le migliori occasioni, il risultato è ancora bloccato sullo 0-0.
Il tanto temuto inizio di partita al rallentatore che i rossocrociati – schierati da Petkovic con Drmic in attacco, Lang a destra e Djourou centrale (al posto degli squalificati Lichtsteiner e Schär) – avevano accusato nelle partite della fase a gruppi, stavolta non si è prodotto (perlomeno non in maniera così evidente) e i primi scampoli di match sono stati all'insegna dell'equilibrio e dell'attenzione a non commettere errori, seppur con capitan Behrami e compagni un po' più propositivi sul piano del gioco. All'8' sono però stati gli svedesi ad avere la prima grande (doppia) occasione da gol, con Berg che dopo un errore nel rilancio di Sommer è stato chiuso all'ultimo da Akanji ed Ekdal che dal limite ha poi sparato alto. Anche nei minuti seguenti il canovaccio dell’incontro è stato chiaro: Svezia con undici uomini dietro alla linea della palla e pronta a ripartire al minimo errore degli elvetici, che dal canto loro hanno fatto girare la sfera con pazienza ma senza trovare pertugi. Al 28’ sono quindi stati ancora i gialloblu a sfiorare il vantaggio e questa volta, sulla girata di Berg, è stato Sommer a dire di no con una straordinaria parata. Dieci miuti dopo, finalmente la prima opportunità per la Svizzera, con Dzemaili bravo a duettare con Zuber ma impreciso nella conclusione da ottima posizione, ma il finale di tempo è stato ancora tutto per i nostri avverasari, con dapprima l’autorete sfiorata da Dzemaili (deviazione su punizione a lato di poco) e la grande occasione sprecata da Ekdal, libero di colpire (male) sul secondo palo.