È il pronostico del servizio di analisi di dati americano Gracenote. Prima la Norvegia
Sei medaglie d’oro, sei d’argento e nove di bronzo, per un totale di ventun medaglie. È questo il pronostico che il servizio di analisi di dati americano Gracenote ha sviluppato per quanto riguarda la prestazione della delegazione svizzera a Pechino. Un bilancio che supererebbe le attese del capodelegazione Ralph Stöckli che ha fissato l’obiettivo a quota quindici, tante quante quelle ottenute quattro anni fa a Pyeongchang. Solo cinque nazioni dovrebbero precedere la Svizzera secondo Gracenote, cioè la Norvegia, come accaduto in Corea del Sud, con quarantaquattro medaglie (21 ori, 13 argenti e 10 bronzi), Germania e Comitato Olimpico Russo (entrambe con trenta), Stati Uniti e Canada (appaiate a ventidue). Questa previsione è il risultato dell’analisi dei precedenti Giochi Olimpici, Campionati del Mondo e Coppe del Mondo, tuttavia, come ammette Gracenote stesso, la pandemia di Covid-19 potrebbe avere un influsso importante sull’imprevidibilità dell’esito delle gare.