Parigi 2024

Il tempo di Zhanle? ‘Umanamente impossibile’

Luci e ombre sul primato mondiale stabilito dal cinese nei 100m stile libero: 40 centesimi inferiore al suo precedente record

Intanto il record e l’oro sono suoi
(Keystone)
1 agosto 2024
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Per molti, un record “umanamente impossibile”. Per i cinesi, il modo migliore per esaltare un proprio atleta, subito definito il “Bolt del nuoto”, e di rispondere in acqua alle accuse di doping, in particolare a quelle degli Stati Uniti. Alle Olimpiadi di Parigi, Pan Zhanle ha riscritto la storia del nuoto, chiudendo la finale dei 100m stile libero con l'incredibile tempo di 46”40, ben 40 centesimi in meno del suo precedente primato. Il primo record del mondo nella ‘lenta’ vasca parigina porta con sé polemiche e sospetti.

Uno di quelli che ha molti dubbi su Pan Zhanle è il ct della Nazionale australiana di nuoto, Brett Hawke. Ex atleta australiano di alto livello, ha preso la cittadinanza statunitense e dopo il ritiro ha fatto da tecnico e mentore al brasiliano César Cielo, il primo uomo ad abbassare il limite dei 47 secondi, è assolutamente convinto che il tempo del record mondiale stabilito mercoledì da Pan è “umanamente impossibile”. “Sono arrabbiato per quella nuotata, sono arrabbiato per una serie di motivi” – ha dichiarato in un video pubblicato su Instagram –. I miei amici sono i nuotatori più veloci della storia, da Rowdy Gaines ad Alex Popov a Gary Hall Jr, Anthony Irvin, fino a King Kyle Chalmers. Conosco queste persone intimamente, le ho studiate per 30 anni. Ho studiato questo sport. Ho studiato la velocità. Non si può battere un campo di partenti di quel genere, con Kyle Chalmers, David Popovici, Jack Alexy, per una lunghezza intera di un corpo. Non è umanamente possibile”.

La vittoria di Pan Zhanle è arrivata dopo una controversa vicenda sulla positività al doping di più di 20 nuotatori cinesi e “l'assoluzione” da parte della Wada, che ammise alcuni di loro all'Olimpiade di Tokyo, e che ha portato le autorità statunitensi ad accusare la squadra cinese di aver fatto uso di sostanze proibite.

Così negli ultimi tempi, e anche a Parigi, i ragazzi e le ragazze della Cina delle piscine sono fra i più controllati, e anche Pan lo ha fatto notare. «L'anno scorso mi hanno controllato 29 volte e non sono mai risultato positivo», racconta lo stesso Pan. «Adesso mi hanno controllato anche qui, dopo la gara, e ora vediamo cosa succede».

Assolve il rivale, il veterano australiano Kyle Chalmers, oro a Rio, argento a Tokyo e di nuovo argento mercoledì dietro a Pan. «Io faccio tutto ciò che è possibile per vincere, e credo che gli altri facciano altrettanto, anche perché credo nell'integrità dello sport. Quindi penso che lui abbia fatto il possibile per gareggiare qui e ha meritato di vincere l'oro. Quanto a me, ho preso l'argento e sono contento così».

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