Alle Vernets il numero 13 mostra la via, però alla distanza esce il Ginevra, tenuto in vita dagli stranieri e dall'efficacia del suo powerplay
Forte dei tre importantissimi punti strappati al Davos, mercoledì, l’Ambrì Piotta torna in pista alle Vernets di Ginevra per un altro scontro diretto in chiave play-in, contro un avversario reduce sì da tre vittorie nelle precedenti quattro uscite, ma che sono anche le uniche ottenute nelle sue ultime dieci uscite. Per l’occasione, Luca Cereda ripropone lo stesso lineup dell’altra sera, cioè senza l’ammalato Zwerger ma con Heim regolarmente in pista, nonostante la botta rimediata nei Grigioni. Anche se, per l’occasione, i biancoblù ritrovano Grassi dopo un’assenza di nove partite, ma nella formazione il capitano parte quale tredicesimo attaccante.
E a proposito di partenze, quella dell’Ambrì è spettacolare, con i biancoblù che al secondo minuto è già in vantaggio, con i padroni di casa che si fanno sorprendere in contropiede, e innescato da Pestoni, Landry è bravissimo ad aggirare il povero Mayer con una finta astuta e riuscitissima. Poi, al quinto minuto, per un’ingenua bastonata ai danni di Bürgler, Praplan si fa buttar fuori, offrendo ai ticinesi la prima superiorità di serata, che però non dà frutti. La squadra di Cereda può provare a rifarsi qualche minuto più tardi, per colpa di un Robert Mayer che prova a cimentarsi in una volée tennistica su un puck peraltro destinato fuori, sparandolo sulle reti di protezione e beccandosi una penalità davvero stupida per ritardo di gioco, scontata dal giovane Schneller. Tuttavia, anche la seconda situazione di powerplay non dà frutti: anzi, praticamente l’Ambrì non riesce a rendersi pericoloso, tanto che l’occasione migliore, in contropiede, capita sul bastone di Granlund, ma Senn non si fa sorprendere. Senn che poi, al sedicesimo, è a dir poco miracolato sulla conclusione sbilenca di Jooris, oltretutto deviata sul suo cammino da un biancoblù, e che dopo essersi stampata sul palo rimbalza sul polpaccio del portiere vallesano, che con un gesto istintivo riesce a toccare fuori un disco che pareva destinato a finire in gol. Il pareggio, tuttavia, sarebbe stato un risultato immediato, per un buon Ambrì che, tranne negli ultimi cinque minuti, ha mostrato le cose migliori, e che al diciottesimo, con Kubalik ottimamente lanciato da DiDomenico, fallisce a tu per tu con Mayer l’occasione per il raddoppio.
Anche nelle primissime fasi del secondo tempo sono gli ospiti a farsi notare, pur se al secondo minuto i biancoblù si fanno trovare sul ghiaccio in sei, concedendo così agli avversari la prima superiorità della partita: il powerplay del Servette è davvero efficace, e dopo una traversa di Pouliot i padroni di casa trovano il pareggio, con una conclusione al volo di Lennström. La reazione biancoblù è immediata, e grazie alla grande pressione sul fronte offensivo i ticinesi guadagnano un disco prezioso in attacco e vanno vicinissimi al secondo gol, al ventitreesimo, quando Miles Müller che con un tocco da due passi fa venire i brividi a Robert Mayer, che però si salva d’istinto. Al venticinquesimo sono ancora i ferri della porta di Senn a salvare il portiere biancoblù, su una violenta sberla da lontano di Lennström, e tre minuti dopo si presenta un nuova situazione di pericolo per i ticinesi, quando Miles Müller si fa spedire in panchina per aver cinturato Timashov: i cinque granata in pista fanno girare il disco in maniera davvero notevole, e per la seconda volta su due sfruttano l’opportunità, anche se nell’occasione Curran è davvero sfortunato, perché è lui a deviare involontariamente alle spalle di Senn un centro di Hartikainen. Il Ginevra non molla la presa, l’Ambrì soffre e per la quarta volta, al 31’58’’, sono i pali della gabbia di Senn ad aiutare il portiere ospite, con il solito Lennström che stavolta da due passi colpisce di nuovo la traversa. Cereda capisce che quello è il momento per chiamare il timeout, e i frutti non tardano ad arrivare, con Philippe Maillet che a tre minuti e mezzo dalla pausa s’inventa il gol del pareggio, approfittando della libertà concessa dalla retroguardia delle Aquile davanti allo slot, battendo Mayer con un puck piazzato tra guanto e gambale.
Di rientro dalla seconda pausa, il Ginevra si rimette a macinare dischi e riesce subito a crearsi due buone occasioni, entrambi sul conto di Granlund, che dapprima prende in velocità Wüthrich, e poi soprattutto sorprende un DiDomenico troppo passivo nello slot, per correggere in porta un intelligente apertura di Timashov, al 43'51‘’. Non passa nemmeno un minuto e l'Ambrì potrebbe subito pareggiare, sulla conclusione di Miles Müller che Meyer non riesce a trattenere, e che va poi a spegnersi sul palo. Le occasioni, insomma, ci sono, come dimostra l'aggiramento della gabbia da parte di Isacco Dotti al 47esimo, ma il portiere del Servette è bravo a chiudere sul palo. Poi, poco dopo è De Luca a provarci, ma la sua conclusione non arriva fino in porta, imitato poco dopo da Maillet, ma il canadese spara fuori. Cereda decide nuovamente di intervenire modificando un po‘ le linee, piazzando Landry con Maillet e Kubalik e spostando DiDomenico in un'inedita linea completata da Pestoni e Muggli. Tuttavia, le modifiche non hanno praticamente tempo di mostrare i loro effetti, perché Curran perde malamente un puck in retrovia, e il puck finisce in mezzo al liberissimo Pouliot, che fa secco l'incolpevole Senn, chiudendo definitivamente i conti. Con Cereda che decide comunque di togliere il portiere, alla ricerca di una terza rete che non arriverà mai.
Ginevra Servette - Ambrì Piotta (0-1 2-1 2-0) 4-2
Reti: 1'30‘’ Landry (Pestoni, De Luca) 0-1. 21'55‘’ Lennström (Manninen, Granlund/esp. De Luca per la panchina) 1-1. 27'56‘’ Granlund (Lennström, autorete Curran/esp. Müller) 2-1. 36'30‘’ Maillet (Kubalik, DiDomenico) 2-2. 43'51’‘ Granlund (Timashov, Jooris) 2-3. 56'40’‘ Pouliot (Miranda) 4-2.
Ginevra Servette: Mayer; Karrer, Lennström; Schneller, Berni; Vatanen, Chanton; Jacquemet, Le Coultre; Praplan, Manninen, Hartikainen; Granlund, Jooris, Timashov; Miranda, Pouliot, Bertaggia; Hischier, Völlmin, Loosli.
Ambrì Piotta: Senn; Virtanen, Terraneo; Heed, Zgraggen; Wüthrich, Isacco Dotti; Curran; DiDomenico, Maillet, Kubalik; Bürgler, Heim, Müller; Pestoni, Landry, De Luca; Muggli, Kostner, Douay; Grassi.
Arbitri: Piechaczek (Ger), Hürlimann; Stalder, Duc.
Note: 6'149 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 29-22 (6-7, 15-5, 8-10). Ginevra Servette privo di Descloux, Rod, Richard (infortunati), Raanta e Cavalleri (in soprannumero); Ambrì Piotta senza Zwerger (ammalato), Zaccheo Dotti, Juvonen, Hedlund e Pezzullo (tutti in soprannumero). Pali: 15'35‘’ Jooris, 21'40‘’ Pouliot (traversa), 24'39‘’ Lennström (traversa), 31'58‘’ Lennström (traversa), 44'14’‘ Müller. Al 32'00‘’ timeout chiesto dall'Ambrì Piotta, che gioca senza portiere dal 56'47’' fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Theodor Lennström e Philippe Maillet.