Grazie a un terzo tempo arrembante, i biancoblù di Luca Cereda tornano al successo, mandando al tappeto con pieno merito la squadra di Patrick Emond
L'Ambrì ritrova il sorriso nella sera in cui torna sul ghiaccio per cancellare la sconfitta del derby, e Luca Cereda decide di riproporre sul ghiaccio esattamente la stessa squadra vista all'opera a Lugano, al cospetto di un Friborgo sempre andato a punti nelle sue ultime quattro uscite, e che alla Gottardo Arena ritrova l'ex Chris DiDomenico, mentre invece il già biancoblù Jakob Lilja per l’occasione è in soprannumero.
La partita comincia al piccolo trotto, per non dir di più, visto che le primissime due azioni del match si chiudono con due liberazioni vietate del Friborgo. Poi, al quarto minuto il gioco dev’essere interrotto per lunghi istanti nel tentativo di risolvere un problema alla balaustra dietro alla gabbia di Rüegger, siccome s’era staccata una lastra di plexiglass dopo un contrasto tra Diaz e Grassi. A quel punto, però, gli ospiti sono già in vantaggio di un gol, quello firmato da Sandro Schmid al 3’21’’, al terzo tiro in porta, quando Heed si lascia sfuggire un disco tra i pattini davanti all’incolpevole Senn, che riesce comunque a chiudere l’angolo per bloccare il tentativo del friborghese, il quale riesce però ad alzare il puck quel tanto che basta per infilarlo in porta. Il pareggio ticinese, però, non tarda ad arrivare: Maillet recupera un disco interessante dietro la gabbia avversaria, e nonostante il tocco di DiDomenico per Douay sia impreciso, il pattino di un difensore ospite ne corregge la traiettoria, e l’attaccante numero 81 dell’Ambrì è lesto a insaccare, al 5’05’’.
L’Ambrì prende fiducia, trascinato dalla verve di un DiDomenico anche più motivato del solito e si crea un paio di buone occasioni, su tutte il palo di capitan Grassi al 13’30’’. Poco dopo, una bastonata di Sprunger subito dopo un ingaggio regala ai biancoblù due minuti di superiorità numerica, ma nonostante un paio di tentativi, soprattutto da parte di Bürgler, il risultato non muta. Con i biancoblù che debbono anche chiudere il periodo in quattro, dopo una trattenuta di Landry ai danni di Walser.
Alla ripresa delle ostilità nel periodo centrale, ma a 4 contro 4 (dopo che gli arbitri spediscono in panchina anche De la Rose), il Friborgo va vicino al gol del raddoppio, con una conclusione ancora di Sandro Schmid che sfugge a Senn, ma il puck si ferma prima di varcare la linea di porta. La risposta ticinese, in powerplay, poco dopo, è affidata al bastone di Kubalik, la cui botta di prima intenzione si stampa sulla traversa, al 22’21’’. Poco dopo tocca invece a Curran finire a margine del confronto, per uno sgambetto, e in due occasioni Senn dice di no a De la Rose e poi a Mottet, ma alla fine è costretto a capitolare, su un tocco imparabile (e fortuito) dello stesso De la Rose su passaggio di Sörensen.
La partita resta aperta, combattuta e incerta, con l’Ambrì che prova subito a reagire, affidandosi a un’iniziativa di Miles Müller, che però non trova fortuna. E lo stesso vale poco dopo per Curran, ben servito da DiDomenico. Tuttavia, i più vicini al gol sono ancora gli ospiti, con il tiro di Diaz al 30’47’’ che va a sbattere sul palo. A sette minuti dalla seconda pausa è il Friborgo a correre un brivido, con Rüegger corre qualche rischio di troppo uscendo dalla gabbia, e dopo che Jecker sbaglia il controllo, Grassi cerca subito di indirizzare il disco sulla porta, ma manca il bersaglio. Quindi a provarci è Kubalik, che a centro ghiaccio aggancia un disco volante, ma lanciato verso Rüegger non riesce a concludere per il disturbo di Sutter. A due minuti dal quarantesimo, nuova occasione per l’uomo in più per la squadra di Cereda, dopo la carica di Borgman a DiDomenico dietro la porta di Rüegger, e di quei due minuti, 43 secondi saranno a 5 contro 3, dopo una trattenuta fischiata a Bertschy ai danni di Zwerger, e il gol alla fine arriva. Pur se ormai a 5 contro 5, dopo un nuovo palo di Kubalik a 5 contro 4, con il ceco che nell’occasione riesce ad andar via a Sutter, toccando fra i gambali un disco imparabile per Rüegger, per il meritato pareggio al 41’27’’. E non finisce lì: passano appena due minuti e mezzo e i biancoblù ribaltano la situazione, con un tocco da dietro la porta su cui si avventa Maillet, che non lascia scampo al portiere ospite. Il Friborgo è in ginocchio, così l’Ambrì insiste, trovando anche una quarta rete con Grassi, al 45’03’’. Sembra il gol che chiude la partita, invece no: Emond chiama subito il timeout e nemmeno un minuto dopo il Friborgo segna il terzo gol, a firma Raphael Diaz. Poi, un tocco di Miles Müller a tre minuti dall'ultima sirena sembra dare la piega definitiva alla partita, ma la rete viene annullata dopo il coach's challenge chiesto dagli ospiti, per invasione dell'area di porta. Il gol della definitiva certezza arriverà comunque a poco meno di due minuti dalla fine, grazie ancora a Grassi, nella porta sguarnita.
Ambrì Piotta - Friborgo (1-1 0-1 4-1) 5-3
Reti: 3'21‘’ Schmid 0-1. 5'05‘’ Duay (DiDomenico) 1-1. 27'24‘’ De la Rose (Sörensen/esp. Curran) 1-2. 41'27‘’ Kubalik (DiDomenico) 2-2. 44'09‘’ Maillet (DiDomenico, De Luca) 3-2. 45'03‘’ Grassi (Müller) 4-2. 45'50‘’ Diaz (Sprunger, Schmid) 4-3. 58'10‘’ Grassi (Landry/a porta vuota) 5-3
Ambrì Piotta: Senn; Heed, Pezzullo; Virtanen, Zgraggen; Wüthrich, Curran; Zaccheo Dotti; DiDomenico, Maillet, De Luca; Grassi, Heim, Miles Müller; Zwerger, Landry, Kubalik; Bürgler, Kostner, Pestoni; Douay.
Friborgo: Rüegger; Borgman, Diaz; Jecker, Gunderson; Streule, Sutter; Seiler; Schmid, Vey, Bertschy; Mottet, De la Rose, Sprunger; Dorthe, Wallmark, Sörensen; Etter, Walser, Gerber; Nicolet.
Arbitri: Borga, Magnusson (Sve); Bürgy, Humair.
Note: 6'717 spettatori. Penalità: 3 x 2‘ contro l'Ambrì Piotta; 5 x 2’ contro il Friborgo. Ambrì privo di Juvonen, Isacc Dotti, Terraneo ed Hedlund (tutti in soprannumero); Friborgo senza Rathgeb, Dufner, Marchon (infortunati) e Lilja (in soprannumero). Tiri porta: 31-22 (8-10, 12-10, 10-2). Pali: 16'30‘’ Grassi, 22’21’’ Kubalik, 30’47’’ Diaz. Al 45'03‘’ timeout chiesto dal Friborgo. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Daniele Grassi e Raphael Diaz.