Hockey

È un Lugano che sa soffrire, ma soprattutto sa ancora vincere

Al termine di una serata intensa con alcuni colpi di scena, i bianconeri trascinati dal rientrante Zohorna espugnano con pieno merito la Postfinance Arena

Joly fa venire i brividi a Reideborn
(Keystone)
29 ottobre 2024
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Reduce da quattro sconfitte di fila, il Lugano prova a reagire in quel di Berna, nel martedì in cui Luca Gianinazzi ritrova in un colpo solo Dahlström in difesa e Zohorna e Canonica in attacco. E sul ghiaccio della Postfinance Arena, la partenza bianconera è davvero buona: Mirco Müller va nell’angolo a “spegnere” il disco per permettere il cambio, Patry legge bene la situazione e alimenta l’attacco, Müller mette puck sulla porta, Zohorna devia sul palo, Reideborn non sa più dov’è il disco ma Joly invece sì, e infila l’1-0 nella porta praticamente vuota, al 2’47’’. Il Lugano rischia però subito di rovinare il buon inizio, con una evitabile penalità per soprannumero (scontata da Joly), e invece è proprio a 4 contro 5 che i bianconeri segnano una seconda volta, ancora con il rientrante Zohorna tra i protagonisti: il ceco ruba il tempo a Loeffel, messo però in difficoltà da un passaggio un po’ telefonato di Czarnik, e il possente attaccante di Pilsen va via di prepotenza, ipnotizzando il povero Reideborn con una gran finta, per il raddoppio al 4’18’’.

Il Berna naturalmente non ci sta, e comincia a spingere parecchia, con Schlegel che è bravissimo a chiudere su Simon Moser, e poi viene graziato da Merelä, la cui deviazione volante si spegne a lato di un niente. Il Lugano, però, lavora molto bene chiudendo gli spazi, rendendo così la vita difficile a un Berna che tira sì di più, ma che nell’ultima parte del primo tempo riesce soltanto a crearsi un’altra vera ghiotta opportunità, ma la deviazione di Graf da due passi finisce alta.

Alla ripresa delle ostilità dopo la prima pausa, il Berna prova subito a rendersi minaccioso, ma il Lugano gioca in maniera molto aggressiva, tanto che gli Orsi faticano anche solo a costruire. Una mano ai padroni di casa potrebbe darla una seconda penalità sul fronte ticinese, sul conto di Marco Müller (per bastone alto), ma il boxplay bianconero lavora in maniera davvero encomiabile. Superato il pericolo, gli uomini di Gianinazzi provano subito a piazzarsi nel terzo dei padroni di casa, con i primi timidi fischi che piovono sul ghiaccio da parte del pubblico bernese, che deve attendere il trentaduesimo per vedere infine un’azione pericolosa da parte degli uomini di Tapola, con Ejdsell che fortunatamente per Schlegel manca il tocco sotto porta sul servizio di Czarnik. Schlegel che poco dopo deve superarsi per sbarrare la strada a un Marchon che aveva la porta spalancata. E Schlegel, in tutti i sensi, sarà il grande protagonista anche in seguito: prima, suo malgrado, per una penalità per ritardo di gioco che in verità non c’era (infatti, il rilancio del portiere viene deviato in maniera decisiva con la mano da Sablatnig), e in quei due minuti si rende autore di due parate davvero incredibili, prima su Czarnik e poi su Merelä. Schlegel che, però, nulla può su un nuovo tentativo del suo topscorer statunitense, che accorcia le distanze al 37’33’’. Il Lugano però non accusa il colpo e tira dritto per la sua strada, colpendo un secondo palo a tre secondi dalla seconda pausa, in powerplay (fuori Marchon per bastone alto), su uno slap di Marco Müller involontariamente deviato dal pattino di Nemeth.

L'epilogo di superiorità numerica, in avvio di terzo periodo, non regala più nulla ai bianconeri, che poi la combinano davvero grossa, facendosi trovare in sei sul ghiaccio (ed è già la seconda volta), stavolta però addirittura non in occasione di una fase di cambio. In panchina si deve accomodare Cormier, e non appena scadono quei due minuti, Samuel Guerra a sua volta commette un grosso errore, sparando il disco in tribuna nonostante non si trovasse sotto pressione. Altri due minuti a 4 contro 5, insomma, che però s'interrompono a trenta secondi dal rientro del difensore, poiché Czarnik si fa buttar fuori a sua volta per una bastonata in faccia a Marco Müller. I bianconeri in pista sono bravissimi a gestire il disco facendo scadere la loro di penalità, riuscendoci, prima di piazzarsi nel terzo avversario in 6 contro 5. Tuttavia, né a 6 contro 5, né a 5 contro 4 i ticinesi riescono a pungere, e un minuto dopo il rientro in pista di Czarnik si fanno nuovamente cogliere in fallo, stavolta per colpa di un'ingenua bastonata di Jesper Peltonen. In boxplay, comunque, il Lugano moltiplica gli sforzi, giocando non solo intelligentemente ma dimostrando anche notevole spirito di sacrificio.

Senza sorprese, nel finale di partita il Berna si getta a capofitto alla ricerca del pareggio, che effettivamente arriva a 1'17‘’ dal termine, quando Ejsell a furia di premere trova il modo di infilare il disco in rete. L'impressione, tuttavia, è che la posizione nell'area di Vermin impedisse a Schlegel di poter completare il suo intervento, e dopo analisi delle immagini tivù gli arbitri danno ragione allo staff tecnico del Lugano. E mai decisione sarà stata più azzeccata, perché quel coach's challenge frutta tre punti rotondi. E meritati.

Berna - Lugano (0-2 1-0 0-1) 1-3
Reti: 2'47‘’ Joly (Zohorna, Marco Müller) 0-1. 4'18‘’ Zohorna (esp. Joly per la panchina!) 0-2. 37'33‘’ Czarnik (Loeffel/esp. Patry per Schlegel) 1-2. 59'42‘’ Arcobello (a porta vuota) 1-3.
Berna: Reideborn; Nemeth, Lindholm; Füllemann, Untersander; Kindschi, Loeffel; Rhyn; Ritzmann, Graf, Sablatnig; Marchon, Vermin, Simon Moser; Bader, Baumgartner, Merelä; Scherwey, Czarnik, Ejdsell; Schild.
Lugano: Schlegel; Mirco Müller, Aebischer; Dahlström, Hausheer; Guerra, Jesper Peltonen; Meile; Carr, Zohorna, Joly; Verboon, Marco Müller, Cormier; Sekac, Arcobello, Fazzini; Patry, Canonica, Reichle.
Arbitri: Hürlimann, Dipietro; Bürgy, Meusy.
Note: 15'035 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro il Berna; 6 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 37-19 (12-8, 14-7, 15-3). Berna senza Kahun, Kreis (infortunati), Lehmann (ammalato), Henauer, Weber, Wieczorek e Levin Moser (in soprannumero); Lugano privo di Alatalo, Morini, Thürkauf, Van Pottelberghe (tutti infortunati), Aleksi Peltonen, Huska (in soprannumero) e Cjunskis (in prestito al Sierre). Pali: 2'45‘’ Zohorna, 39'57‘’ Marco Müller. Al 57'31‘’ timeout chiesto dal Berna, che gioca senza portiere fino al 59'42‘’. Al 58'43‘’ rete annullata a Ejdsell (ostruzione sul portiere da parte di Vermin). Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Anton Lindholm e Niklas Schlegel.

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