Alla rete di De Luca rispondono Joly, Arcobello e Fazzini: il secondo derby stagionale si tinge di bianconero
Ci vogliono tre minuti e spiccioli affinché il secondo derby stagionale, il numero 257 della storia tra Lugano e Ambrì Piotta decolli, ma poi, accesa la miccia, le scintille sul ghiaccio della Cornèr Arena non tardano a manifestarsi. Le prime se fa sprigionare Alatalo che raccolto un bell'assist di Patry dà l'illusione del gol al pubblico di fede bianconera, che deve però ricacciare l'urlo di gioia in gola quando il disco va a colpire la rete esterna della porta difesa da Senn. Nei primi minuti sembra appunto il Lugano a dettare il ritmo della contesa, ma l'Ambrì Piotta non sta a guardare, e poco dopo l'occasione non capitalizzata dal numero 22 dei bianconeri, è De Luca a far correre i brividi lungo la schiena di Schlegel, la cui deviazione, su un'azione ottimamente verticalizzata dalla blu da Virtanen, finisce di poco a lato. Poi è Grassi a impegnare il portiere del Lugano, che sventa la minaccia. Ma nulla può quando De Luca, scaltramente servito largo da Maillet, qualche istante più tardi, va a infilare il ‘sette’ con un polsino da distanza ravvicinata: 0-1. È il 7'02" e a questo punto il derby è lanciato per davvero. Per qualche minuto gli uomini di Gianinazzi sembrano accusare il colpo, e subiscono la verve di quelli di Cereda, che spesso per le loro ripartenze si affidano a ficcanti verticalizzazioni. Accanto a diverse belle giocate, entrambe le squadre si macchiano però di qualche passaggio a vuoto: dopo un paio di errori su entrambi i fronti, arriva quello di Virtanen, che libera il duo Joly-Carr in un due-contro-uno, con il numero 7 del Lugano che al 13'11" rimette lo score in parità. E su quell'1-1 si chiude anche il primo tempo, con il Lugano che però, al rientro sul ghiaccio dopo la pausa, può beneficiare di 43" con l'uomo in più per la penalità di Pezzullo.
La penalità di Pezzullo si estingue però senza particolari sussulti, merito anche di un boxplay biancoblù efficace e di un Senn che fa il suo dovere quando viene chiamato in causa. Poi è il turno el Lugano di giostrare con l'uomo in meno, quando Marco Müller si macchia di una trattenuta ai danni di Maillet. Il quintetto leventinese prova a istallarsi nel settore offensivo, senza tuttavia riuscire a impensierire Schlegel. Che però corre un grosso rischio al 25'28", con Curran che da due passi prova a servire Douay, il quale non riesce ad agganciare un disco altrimenti pericolosissimo. Nuovo capovolgimento di fronte e stavolta è Alatalo, innescato da Sekac e Zohorna, che sotto porta spara alto. Altro giro di giostra ed è il turno di Kostner, che superato il giro di boa di metà partita s'inventa una serpentina che dopo essersi lasciato sul posto due avversari, lo porta al cospetto di Schlegel, col duello personale che tuttavia viene vinto da quest'ultimo. Il numero vincente lo cava dal cilindro Arcobello, che al 36'37", dopo un disco recuperato all'angolo di Zohorna, arma il siluro che batte Senn per il gol del 2-1. Subito dopo Thürkauf si fa espellere e i biancoblù hanno la possibilità di pareggiare i conti, ma si scontrano con un boxplay bianconero solido. Il Lugano riesce così ad andare alla seconda pausa mantenendo il prezioso vantaggio.
In entrata di terzo tempo l'Ambrì Piotta prova a stringere i tempi per cercare di ricucire lo strappo. Ci prova in particolare con Heim e Grassi, che però non trovano la chiave per scardinare la porta di Schlegel. Poi Zanetti si fa spedire sulla panchina dei penalizzati, ma il powerplay dei leventinesi viene frustrato dalla sanzione che pochi istanti più tardi viene fischiata a Maillet. E sulla coda di della residua superiorità numerica Joly trova il modo di servire sul secondo palo Fazzini, a cui non resta altro da fare che spedire il disco in rete: 3-1. Una mazzata per gli uomini di Cereda, dopo che nelle prime battute del terzo periodo avevano mostrato le cose migliori in pista. Provano comunque a riaprire il confronto, ma il tempo gioca contro di loro. La prima vera occasione per dimezzare lo scarto arriva a sei minuti e mezzo dalla terza sirena, quasi dieci minuti dopo il gol di Fazzini, e anche quella a ogni buon conto, non va a buon fine. Poi saltano i nervi a Grassi e Zohorna. Dal battibecco esce ‘vincente’ il Lugano, che per due minuti si ritrova in superiorità numerica. L'Ambrì Piotta però insiste in attacco, costringendo Marco Müller al fallo. A due minuti e mezzo dal sessantesimo Cereda toglie Senn dai pali e manda in pista un sesto giocatore di movimento (per giocare quasi un minuti intero a 6 contro 4), ma nemmeno questa mossa porta a frutti concreti, e così il secondo derby stagionale va agli archivi con i bianconeri che si impongono 3-1.
Lugano - Ambrì Piotta (1-1 1-0 1-0) 3-1
Reti: 7’02’’ De Luca (Maillet) 0-1. 13’11’’ Joly (Carr) 1-1. 35’37’’ Arcobello (Zohorna) 2-1. 46’11’’ Fazzini (Joly, Thürkauf) 3-1.
Lugano: Schlegel; Aebischer, Mirco Müller; Schultz, Guerra; Jesper Peltonen, Alatalo; Hausheer; Arcobello, Zohorna, Sekac; Joly, Thürkauf, Carr; Fazzini, Marco Müller, Reichle; Zanetti, Canonica, Verboon; Patry.
Ambrì Piotta: Senn; Heed, Pezzullo; Virtanen, Zgraggen; Wüthrich, Curran; Zaccheo Dotti; Zwerger, Landry, Kubalik; DiDomenico, Maillet, De Luca; Bürgler, Kostner, Pestoni; Miles Müller, Heim, Grassi; Douay.
Arbitri: Hebeisen, Kaukokari (Fin); Urfer, Schlegel.
Note: 6’733 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 4 x 2’ + 1 x 5‘ (Zohorna, 54‘56’’) contro il Lugano; 3 x 2’ + 1 x 5‘ (Grassi, al 54’56’’) e due penalità disciplinari di partita (Grassi al 54’56’’ e DiDomenico al 60'00) contro l’Ambrì. Tiri in porta: 26-36 (11-10, 11-10, 4-16). Lugano privo di Morini, Van Pottelberghe (entrambi infortunati), Aleksi Peltonen, Cormier, Huska, Dahlström e Meile (tutti in soprannumero); Ambrì Piotta senza Isacco Dotti, Terraneo, Juvonen ed Hedlund (tutti in soprannumero). Lugano dal periodo centrale senza Mirco Müller (uscito per infortunio). Al 59’50’’ timeout chiesto dall’Ambrì, senza portiere dal 57’40’’ al 60’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Niklas Schlegel e Diego Kostner.